Dalla nascita di IrpiniAmbiente nel 2009, la raccolta differenziata ha trovato molti ostacoli nel suo cammino sino ad arrivare al nuovo accordo tra la società di raccolta ed il comune di Avellino nel 2017.
C'è il tentativo di gestire l’immediata emergenza territoriale riaprendo discariche ormai esaurite o non conformi, come la discarica di Serre (SA) e quella di Castelvolturno (CE). Inoltre, si trasferiscono in altre regioni (Toscana, Umbria, Emilia Romagna) e all’estero (Germania) migliaia di tonnellate di rifiuti.
Vengono aperti gli impianti di CDR dall’emergenza alla gestione ordinaria di Caivano (NA), Giugliano (NA), Tufino (NA), Casalduni (BN), Avellino, Santa Maria Capua Vetere (CE) e infine Battipaglia (SA) nel 2003. Il CDR così prodotto, non provenendo da una reale raccolta differenziata e da impianti non all’altezza della migliore tecnologia, non sono adeguati al bruciamento in termovalorizzatori (ne era prevista la costruzione di due), pertanto le ecoballe rimangono depositate e i siti diventano, di fatto, enormi discariche a cielo aperto, all’attualità ancora presenti e mai bonificate
Ad Avellino dopo mesi comincia la rimozione dei rifiuti dalle strade, utilizzando megacassoni per lo stoccaggio provvisorio in attesa dell'individuazione dei necessari siti.
Ad Avellino si inizia l’esercizio dell’impianto di produzione del CdR di Pianodardine (AV) nei limiti di portata di esercizio in maniera da garantire lo smaltimento di tutti i rifiuti urbani prodotti nei Comuni della Provincia di Avellino, ovvero nei Comuni inclusi nei Consorzi di Bacino AV1e AV2, così come definito con Ordinanza Commissariale n.361/2001;
Alcuni comuni della provincia di Avellino emanano ordinanze a causa dell'emergenza rifiuti, presente ormai da anni per l'inizio della raccolta differenziata.
Ci sono paesi che sono riusciti a trovare uno o più siti di stoccaggio, grazie all’impegno dei sindaci, che in queste situazioni sono i primi ad essere chiamati in causa e, in alcuni casi, i primi a pagare le conseguenze della crisi”. Se in alcuni comuni irpini la situazione riesce a normalizzarsi grazie all’individuazione di siti di stoccaggio, nella città capoluogo il problema non sembra destinato a risolversi in tempi brevi. “
Il comune di Avellino risulta essere in fondo alla classifica per percentuale di rifiuti differenziati in tutta la provincia con appena 6 milioni di rifiuti differenziati su 26 prodotti (il 23% totale)
Il Sindaco Galasso firma l’ordinanza con la quale vengono disposte le modalità di conferimento dei rifiuti in città, sulla scorta delle indicazioni fornite per il nuovo sistema di raccolta differenziata.
Il comune di Avellino balza in vetta alla classifica per percentuale di raccolta differenziata in tutta la provincia, si passa dal 23% di RD del 2008 al 62% del 2009.
Nasce ufficialmente IrpiniAmbiente, comunemente conosciuta come gestore unico dei rifiuti per la provincia di Avellino. Una Spa con capitale sociale pari a 500mila euro (di cui 100mila stanziati dal Commissariato e 400mila dalla Provincia di Avellino – Bilancio 2010). Questa mattina la sottoscrizione dello Statuto davanti al notaio Pesiri. Alla guida della società, nella veste di amministratore unico, il Generale di Divisione dei Carabinieri, Francesco Russo
Dopo l'ottimo inizio, la percentuale in un anno sale del ben 2% con 2 milioni di kg di differenziata in più!
Il Piano Industriale rappresenta lo strumento, attraverso il quale si procede alla organizzazione ed alla pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti nel rispetto delle indicazioni contenute nei Piani Regionali e Provinciali
I rifiuti della provincia di Napoli finiscono nella discarica di Savignano in provincia di Avellino con notevoli problematiche sullo smaltimento dei rifuti.
Dopo aver toccato il picco del 64% nel 2010, l'emergenza rifiuti che ha coinvolto tutta la provincia di Avellino causa un ribasso della %RD del 10% in 12 mesi.
Oltre alla raccolta dei Raee (Rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici, elettrodomestici) e degli ingombranti, per i quali è attivo anche il servizio di ritiro a domicilio, a Campo Genova sarà possibile conferire anche i rifiuti classificabili nei vegetali (sfalci, foglie e ramaglie provenienti da operazioni di pulizia di giardini e prati, aiuole, piccoli orti e siepi), batterie a piombo per autotrazione (batterie di auto e motocicli), inerti (materiale di risulta da operazioni di ristrutturazione domestica, sanitari, vasche e lavabi in ceramica o porcellana), pneumatici (pneumatici usati di auto o motocicli), imballaggi pericolosi – contenitori t/fc (contenitori e flaconi, che hanno contenuto sostanze nocive quali pittura, vernici, solventi).
La raccolta differenziata aumenta di altri 2 punti percentuale arrivando al 56,41%
La società che gestisce i rifiuti ha iniziato la distribuzione dei bidoncini soltanto a luglio 2013, ad un mese dall'insediamento del nuovo sindaco Paolo Foti subentrato al dimissionario Galasso
In un anno e mezzo di attività monitorata dai carabinieri, il gruppo criminale che ha inquinato la provincia di Salerno e in parte quella di Avellino - creando una nuova «Terra dei Fuochi» per un profitto di oltre 50 milioni di euro
La percentuale di raccolta differenziata crolla sotto il 50%, è la prima volta dopo l'entrata in vigore della raccolta differenziata del Comune di Avellino che il numero di rifiuti riciclati scendono a 12 milioni.
La % della raccolta differenziata crolla al 34,40 %, il numero più basso mai raggiunto dal comune di Avellino sotto la gestione di Irpiniambiente.
Il problema è sorto quando si è scoperto che il costo delle pattumiere per il nuovo piano di raccolta differenziata non era stato incluso nel contratto sottoscritto con Irpiniambiente da 14milioni di euro all'anno.
La classifica dei capoluoghi di provincia è tutt'altro che positiva per il comune Irpino, che crolla sotto il 40%. In Campania conduce Benevento con 65,23% di raccolta differenziata, seguita da Salerno con il 64,05%. Terza Caserta con 47,84% e quarta Avellino con 34%. Napoli chiude invece con 24,96%.
Prosegue la protesta degli addetti alla raccolta dei rifiuti contro il mancato rinnovo del Contratto Nazionale di categoria.
Cominciano ad arrivare i primi modelli F24 per la riscossione della Tari 2016: non più Equitalia ma il Comune manderà gli avvisi di pagamento
Viene pubblicata sull’Albo Pretorio della Provincia l’ordinanza del presidente Domenico Gambacorta per l’autorizzazione in via temporanea all’esercizio della trasparenza e allo stoccaggio della frazione organica dei rifiuti presso lo Stir di Pianodardine.
Dopo 8 anni il Comune di Avellino avrà un nuovo contratto con IrpiniAmbiente che apre le porte ad una vera e propria rivoluzione nel settore rifiuti del comune capoluogo. Il sindaco Paolo Foti, accompagnato dall’Assessore all’Ambiente Augusto Penna, ha spiegato stamane a Palazzo di Città i termini dell’accordo: “Oggi si posa una pietra miliare per questa Amministrazione. Aver ridefinito il contratto con IrpiniaAmbiente è un punto focale del nostro percorso amministrativo soprattutto perchè esso si baserà su economicità efficacia ed efficienza. Andiamo ad ampliare le attività sul ciclo di rifiuti per IrpiniAmbiente, ad esempio quelle relative al decoro urbano, con un costo inferiore rispetto a quanto pagavamo negli ultimi anni. I cittadini avranno un risparmio considerevole, pagheremo 10 milioni di euro e non 14. Quello che più interessa all’Amministrazione è che avrà un rapporto contrattuale diretto e molto chiaro con il gestore.”
Parte il 4 dicembre il nuovo sistema di raccolta differenziata per la città di Avellino che prevede l’estensione del sistema porta a porta su tutto il territorio cittadino, con l’eliminazione delle postazioni stradali attualmente presenti in città.
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