VOL. 3 Modelli di filosofia del nostro tempo 2 LOGICA, FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO, EPISTEMOLOGIA
"Giallo, rosso, blu" di Wassily Kandinskij, 1925.
1861-09-01 00:00:00
Alfred North Whitehead
Filosofo inglese, studiò al Trinity College di Cambridge per poi trasferirsi prima all'Università di Londra, dove fu professore di matematica applicata. In seguito, tenne una cattedra di Filosofia all'Università di Harvard. La prima opera importante di Whitehead è "Universal Algebra" (1898), vasto trattato diretto a stabilire i criteri fondamentali formali che consentono di discernere l'unità e la distinzione fra i vari calcoli algebrici. La sua opera più importante sono invece i "Principia mathematica", firmati insieme a Bertrand Russell.
1869-09-01 00:00:00
"Guerra e pace" di Lev Nikolàevič Tolstòj
L'opera, tra le maggiori della letteratura russa, fu scritta nel corso di cinque anni e costituisce un mirabile affresco della vita russa sullo sfondo degli avvenimenti che vanno dal 1805 al 1812: le guerre napoleoniche con i grandi scontri di Austerlitz, di Borodino, l'occupazione di Mosca e la tragica ritirata francese. "Guerra e pace" consentì a Tolstòj di esprimere il proprio pensiero di fronte alla storia, i cui problemi egli non vede risolti dai grandi ma dallo spirito popolare e dalla comunione di intenti delle anime pure, pienamente espressi nell'innocenza del popolo russo.
1872-09-01 00:00:00
Bertrand Russell
Bertrand Russell nacque nel 1872 da una famiglia aristocratica. Perse nella prima infanzia entrambi i genitori e fu cresciuto dal nonno Lord John Russell (ex primo ministro del regno britannico) e da sua moglie. Nel 1908 Russell divenne assistente al Trinity College sotto la guida di John Ellis McTaggart, uno dei maggiori studiosi di Hegel e uno dei più celebri neoidealisti inglesi. Allo scoppio della Prima guerra mondiale le sue idee pacifiste gli costarono l’allontanamento dall’insegnamento e la rottura col Trinity College. Nel 1918, per via di un articolo contro la coscrizione obbligatoria, scontò sei mesi di carcere, durante i quali scrisse l’"Introduzione alla filosofia matematica". Da allora, la sua attività filosofica fu sempre intrecciata a battaglie politiche e sociali; nel 1920 fece un viaggio in Unione Sovietica, di cui condannò il totalitarismo nel volume "Teoria e pratica del bolscevismo" (1920). Nel 1920-21 insegnò a Pechino e nel 1927 aprì con la seconda moglie una scuola sperimentale, nella quale veniva applicata una pedagogia non autoritaria. Tutto questo lo impegnò sempre molto intensamente, unitamente alla stesura di una serie di scritti poi divenuti molto celebri, come "L’educazione dei nostri figli" (1926), "Matrimonio e morale" (1929), "La conquista della felicità" (1930), "Religione e scienza" (1935). Nel 1939 si trasferì negli Stati Uniti per un incarico presso l’Università di Los Angeles. Nel 1944 fece ritorno in Inghilterra presso il Trinity College. La figura di Russell rappresentò costantemente, al suo tempo, una delle voci più autorevoli nel campo della morale e dell’etica tanto che nel 1950 fu insignito del premio Nobel per la letteratura «quale riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero». Russell, a testimonianza del suo indefesso impegno per la pace, fondò anche il tribunale per i crimini di guerra che porta il suo nome e prese posizione sia contro le armi nucleari che contro la guerra americana in Vietnam.
1873-09-01 00:00:00
George Edward Moore
George Edward Moore nacque nel 1873 ad Upper Norwood, un sobborgo di Londra. Fu l’incontro con Bertrand Russell che lo indusse a dedicarsi alla filosofia e a seguire i corsi di John Ellis McTaggart, che lo posero in contatto con l’Idealismo britannico. Nel 1894 entrò a far parte della Cambridge Apostles Society e strinse amicizia con quegli Apostles che poi costituirono, nel 1905, il celebre Circolo di Bloomsbury, uno dei maggiori circoli sociali e culturali dell’Europa di inizio secolo. Dopo aver conseguito la laurea, nel 1896, Moore si dedicò per due anni alla stesura della dissertazione "Le basi metafisiche dell’etica" con la quale ottenne una Fellowship al Trinity College della durata di sei anni. Nel 1911 iniziò la sua attività d’insegnamento a Cambridge e fece la conoscenza di Wittgenstein, il quale si trovava a Cambridge per lavorare con Russell. L’autore del "Tractatus" (Wittgenstein, appunto) frequentò le sue lezioni prima di arruolarsi come volontario nella Prima guerra mondiale. I due si incontrarono nuovamente solo nel 1929, quando Wittgenstein tornò a Cambridge come docente. In anni successivi fu Moore a seguire i corsi del collega, lasciando un resoconto articolato di questa sua esperienza nella raccolta "Lezioni di Wittgenstein negli anni 1930-33" (pubblicate su «Mind» nel 1954). Nel 1939 si ritirò dall’insegnamento e lasciò la sua cattedra a Cambridge, nella quale gli subentrò proprio Wittgenstein. Nel 1941 si trasferì in California prima di rientrare a New York per un ciclo di lezioni alla Columbia University. Tornò in patria poco prima della conclusione della Seconda guerra mondiale. Morì a Cambridge nel 1958, per essere poi seppellito accanto alla tomba di Ludwig Wittgenstein.
1882-09-01 00:00:00
Moritz Schlick
Nato a Berlino nel 1882, Moritz Schlick studiò Fisica frequentando corsi a Losanna e a Heidelberg, laureandosi poi nel 1904 a Berlino con Max Planck. Schlick aveva rapporti personali anche con Einstein e con Hilbert, e questi contatti lo misero nelle migliori condizioni per valutare la profondità della svolta subita dalle scienze fisico-matematiche all’inizio del Novecento. Dopo aver insegnato Fisica all’Università di Kiel fu chiamato a Vienna nel 1922, come titolare della cattedra di Filosofia delle scienze induttive, già occupata da Boltzmann e da Mach. Proprio a Vienna si costituì per sua iniziativa quel gruppo di studiosi e ricercatori che diede inizio al Circolo di Vienna. Nel 1929 venne pubblicato il manifesto di questo sodalizio di pensatori con il titolo "La concezione scientifica del mondo", che segna la data di nascita del Neopositivismo. Per il Circolo da lui fondato Schlick pubblicò saggi e articoli a sostegno delle tesi dell’empirismo logico e del principio di verificazione. Morì nel 1936 sulla scalinata dell’Università di Vienna, ucciso da uno studente nazista.
1882-09-01 00:00:00
Otto Neurath
Filosofo austriaco, fu tra i fondatori del Circolo di Vienna e, assieme a Rudolf Carnap, diede un impulso decisivo all'elaborazione del cosiddetto “Empirismo logico”, sviluppando la tesi del “Fisicalismo” nel solco della Filosofia della prassi. In parte ne applicò anche i principi nella realtà sociale del suo Paese prima e poi negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove si era recato esule in seguito all'occupazione nazista dell'Austria. In patria fondò e diresse il "Gesellschaft und Wirtschaftsmuseum"; a Chicago diresse invece l'"International Encyclopedia of Unified Science" e, a Oxford, l'"Institute for Visual Education". Nel campo etico, il pensiero di Neurath postula princìpi diversi secondo le diverse contingenze e, in sociologia, accetta di volta in volta i suggerimenti delle varie condizioni effettive; in economia, infine, Neurath fa proprie le tesi di Marx. Opere: "Antike Wirtschaftsgeschichte" (1906; "Storia dell'economia antica"), "Lebensgestaltungund Klassenkampf" (1928; "Formazione di vita e lotta di classe"), "International Picture Language" (1935; "Linguaggio figurato internazionale"), "Foundation of the Social Science" (1944; "Fondamenti della scienza sociale").
1882-09-01 00:00:00
Koch individua il bacillo della tubercolosi
Medico e batteriologo tedesco, iniziò la sua attività come medico condotto in una cittadina della Pomerania, dove ebbe occasione di realizzare i suoi primi studi sulle malattie infettive, particolarmente sul ciclo vitale del Bacillus anthracis. Memorabile fu la sua scoperta, nel 1882, del bacillo della tubercolosi che gli valse il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina.
1884-09-01 00:00:00
Gaston Bachelard
Nato nel 1884 a Bar-sur-Aube, in Francia, da una famiglia di calzolai e vignaiuoli, Gaston Bachelard lavorò dal 1903 al 1913 nell’amministrazione delle poste e dei telegrafi seguendo, allo stesso tempo, i corsi di matematica all’università. Nel 1912 ottenne la laurea in questa disciplina e, dopo la guerra, fu nominato professore di Fisica e scienze naturali al Collège di Bar-sur-Aube. Intanto si iscrisse alla facoltà di Filosofia dell’Università di Digione, dove si laureò nel 1920. Nel 1927 conseguì il dottorato in Lettere alla Sorbona di Parigi con una tesi, pubblicata l’anno successivo, intitolata "Saggio sulla conoscenza approssimata". Grazie a questa pubblicazione intraprese la carriera accademica assumendo l’incarico di un corso complementare di Filosofia all’Università di Digione. Nel 1939 diventò professore ordinario presso il medesimo ateneo, dove rimase fino al 1940, quando fu chiamato alla Sorbona come titolare dell’insegnamento di Storia e filosofia della scienza. Pensatore versatile e dai multiformi interessi, si dedicò con passione e competenza allo studio non solo del pensiero filosofico e scientifico, ma anche della letteratura, della musica, della pittura e, in generale, di tutto ciò che concerne il mondo della creatività e della fantasia. Importanti, per quanto riguarda questo specifico versante, sono i suoi lavori sull’immaginazione e sull’immaginario poetico, in particolare "La psicoanalisi del fuoco" (1938), "La psicoanalisi dell’aria" (1943) e "La poetica dello spazio" (1957), nei quali è manifesta l’influenza della psicoanalisi (più di Jung e della sua concezione dell’inconscio collettivo, che di Freud).
1885-09-01 00:00:00
Benz costruisce la prima automobile
L'industriale e inventore tedesco Carl Benz è stato il primo ha realizzare il prototipo di un'automobile: una vettura a tre ruote, azionata da un motore a benzina a quattro tempi, dalla quale derivò nel 1886 un modello a quattro ruote, perfezionato rispetto al precedente, con cambio a due velocità.
1889-09-01 00:00:00
Ludwig Wittgenstein
Nato a Vienna il 26 aprile 1889, Ludwig Wittgenstein è probabilmente il filosofo del Novecento che ha avuto la maggiore incidenza sul pensiero contemporaneo anche se, in vita, ha dato alle stampe soltanto tre opere: nel 1922 il "Tractatus logico-philosophicus"; nel 1926 il "Dizionario per le scuole elementari" e, nel 1929, un breve saggio apparso nei «Proceedings of the Aristotelian Society» con il titolo "Alcune osservazioni sulla forma logica". Il resto della sua vastissima produzione è costituito da raccolte di appunti, lezioni, diari e lettere (tutte pubblicate postume). Padre spirituale e costante punto di riferimento del Circolo di Vienna e del Neopositivismo, ha ispirato un orientamento che si chiama “filosofia del linguaggio comune”, fiorito a Oxford e in alcune altre università del mondo anglosassone negli anni cinquanta e all’inizio degli anni sessanta.
1891-09-01 00:00:00
Rudolf Carnap
Carnap nacque in Germania, a Ronsdorf, nel 1891 e dal 1910 al 1914 studiò a Jena, dove seguì il corso di Logica matematica di Gottlob Frege. Alla fine della Prima guerra mondiale passò a studiare Fisica all’Università di Berlino (nella quale aveva appena avuto la nomina a professore Albert Einstein). Nel 1923 incontrò Hans Reichenbach che lo mise in contatto con Moritz Schlick, dal quale ricevette l’offerta di andare a insegnare all’Università di Vienna. Egli vi si recò nel 1925; divenne così assistente di Schlick e uno dei componenti più attivi e influenti del celebre Circolo di Vienna. Nel 1928 Carnap pubblicò due delle sue opere principali: "La costruzione logica del mondo" e "Pseudo-problemi nella filosofia. La psiche dell’altro e la controversia realista". Nel 1931 si trasferì a Praga dove era stato chiamato a ricoprire la cattedra di Filosofia naturale, che occupò fino al 1935. Fu in questi anni che si dedicò alla stesura di una delle sue opere più importanti, la "Sintassi logica del linguaggio" (1934). Allarmato dall’espansione del terzo Reich, nel 1935, appena un anno prima dell’assassinio di Schlick, Carnap decise di lasciare l’Europa e di trasferirsi negli Stati Uniti. L’Università di Chicago gli chiese di tenere delle lezioni nel trimestre invernale del 1936, e successivamente gli offrì un posto fisso, che egli occupò dalla fine di quello stesso anno sino al 1952. In questo ateneo, per parecchi anni, tenne con Charles Morris un seminario in cui si discutevano questioni di metodologia con scienziati di vari campi, al fine di raggiungere una maggiore comprensione tra gli esponenti delle diverse discipline.
1900-09-01 00:00:00
Teoria dei quanti di Max Planck
Considerata una dei pilastri della fisica contemporanea, la Teoria dei Quanti afferma che l'energia non è una grandezza continua, bensì discreta e che essa risulta sempre multipla di un certo valore elementare non ulteriormente divisibile "h", noto come "Costante di Planck". Alla quantità elementare di energia Planck diede il nome di "quantum", da cui la sua teoria (con quelle che ne derivarono), prese il nome di “Teoria dei Quanti”.
1902-09-01 00:00:00
Karl Popper
La vicenda umana di Karl Popper si snoda lungo tutto il corso del XX secolo, di cui è stato uno dei testimoni filosofici più importanti. Formatosi nella cultura mitteleuropea della Vienna di inizio secolo, è stato a lungo impegnato nel mondo anglosassone, dopo aver condiviso con moltissimi altri intellettuali l’esilio negli anni del nazismo; dal 1937 al 1946 ha insegnato in una università della Nuova Zelanda. È stato a lungo un intellettuale impegnato, non tanto attraverso la politica attiva, ma piuttosto interpretando il suo ruolo di filosofo come "coscienza critica" del suo tempo. Così, ad esempio, il suo celebre saggio "La società aperta e i suoi nemici" è dichiaratamente un contributo alla sconfitta dei totalitarismi del XX secolo. Il suo pensiero è una forma di razionalismo critico; la sua influenza, al di là dei ristretti àmbiti accademici e filosofici, presso un pubblico molto vasto, è dovuta anche alla sua proposta che il razionalismo critico venga utilizzato come comune maniera di pensare, nonchè al suo impegno perché i principi filosofici che lo sorreggano siano esposti con la massima chiarezza possibile. Il suo razionalismo, insomma, è la proposta di un atteggiamento filosofico aperto e tollerante di fronte al mondo e alle sue sfide.
1908-09-01 00:00:00
Willard van Orman Quine
Nato ad Akron, negli Stati Uniti, Willard van Orman Quine studiò Matematica e Filosofia all’Oberlin College e all’Università di Harvard, presso la quale, nel 1932 (sotto la guida di Alfred North Whitehead), conseguì il dottorato in Logica matematica. Nel 1933 si trasferì prima a Vienna, dove entrò in contatto con i seguaci del Neopositivismo logico; poi a Praga, dove incontrò Carnap; quindi a Varsavia, dove proseguì la sua attività di formazione e di ricerca con Tarski. Tornato negli Stati Uniti, dal 1936 al 2000 (anno della sua morte), fu titolare della cattedra di Filosofia a Harvard. Molti tra i suoi studenti sono diventati filosofi di fama; in particolare, vanno menzionati: Donald Davidson, David Lewis e Daniel Dennett. La maggior parte delle prime pubblicazioni di Quine riguardarono la logica formale, ma nel corso degli anni egli spostò i propri interessi verso questioni di ontologia, di epistemologia, di linguaggio e di filosofia della mente. A partire dagli anni sessanta pose le basi del suo progetto di "epistemologia naturalizzata", con l’obiettivo dichiarato di fornire risposte concrete ai problemi principali riguardanti la conoscenza e il significato, utilizzando i metodi e gli strumenti delle scienze naturali. Tra le sue opere ricordiamo: “Logica elementare” (1941); “Manuale di logica” (1950); “I due dogmi dell’empirismo” (1951); “Il problema del significato” (1953); “Parola e oggetto” (1960); “La relatività ontologica e altri saggi” (1969); “Logica e grammatica” (1973); “The Time of my Life: an Autobiography” (1985); “Dallo stimolo alla scienza” (1995).
1910-09-01 00:00:00
"Principia mathematica" di Whitehead e Russell
(Principi matematici), opera logica di B. Russell e A. N. Whitehead, pubblicata in tre volumi negli anni 1910-13. Nata come esplicito riesame di tutto il lavoro svolto sui fondamenti della matematica nel secolo precedente, l'opera costituì il tentativo di mostrare come, una volta analizzato opportunamente il meccanismo delle antinomie, fosse possibile ricostruire l'intero edificio della matematica classica a partire da nozioni e principi logici.
1911-09-01 00:00:00
"Manuale di armonia" di Schönberg
L’”Harmonielehre” (1910-11; “Manuale di armonia”) è un libro a sfondo didattico del compositore austriaco, naturalizzato statunitense, Arnold Schönberg. Nel Manuale, Schönberg sottopone a una serrata requisitoria quel processo di crisi del linguaggio musicale che aveva raggiunto la sua saturazione nell'estremo postromanticismo tedesco. Proprio dalla consapevolezza di questa crisi nasce la metodologia schönberghiana, legata all'atonalità, ma già preludio della dodecafonia (sviluppata successivamente sempre da Schönberg).
1916-09-01 00:00:00
Einstein formula la Teoria della Relatività Generale
Il fisico e filosofo tedesco Albert Einstein formulò le linee direttrici di una nuova teoria, la Relatività Generale, tendente a scoprire una spiegazione unitaria di tutti i fenomeni meccanici, compresi quelli gravitazionali. Facendo riferimento al cronòtopo di Minkowski, tale teoria asserisce che la materia “incurva” lo spazio, cioè che la presenza della materia nel cronòtopo gli fa perdere il suo carattere euclideo. La teoria della relatività generale trovò alcune conferme sperimentali che posseggono un notevole interesse, sebbene non tutti i fisici attribuiscano loro il medesimo valore probativo.
1917-09-01 00:00:00
Rivoluzione d’ottobre in Russia
Dopo la caduta dell’Impero zarista i bolscevichi, guidati da Lenin, rovesciarono il governo provvisorio di Kerenskij e presero il potere nella notte tra il 24 e 25 ottobre del ’17, attraverso il piano d'azione elaborato da Lev Trockij. Occupati tutti i punti strategici di San Pietroburgo, fu dato l’assalto al Palazzo d’Inverno, sede del governo provvisorio, ma Kerenskij riuscì a fuggire.
1921-09-01 00:00:00
"Ulisse" di James Joyce
Il celebre romanzo di James Joyce ebbe il merito di segnare una rottura con la tradizione letteraria ottocentesca, spezzando le strutture del linguaggio e gli schemi intellettuali che lo limitavano e lasciando irrompere il cosiddetto "flusso di coscienza", una tecnica narrativa fino ad allora inesplorata che consentì a Joyce una libertà e un'audacia per quel tempo assolute. La trama riproduce una giornata qualunque di Mr. Bloom, un ebreo dublinese procacciatore di pubblicità, tradito dalla moglie, che vaga alla ricerca di un figlio, mentre il giovane artista Stephen Dedalus, tormentato dal rimorso per la morte della madre, è alla ricerca di un padre spirituale. La storia ricalca l'antico mito omerico e trasforma il protagonista in una specie di antieroe moderno, alle prese con le misere contraddizioni della vita quotidiana. Ma in questo romanzo non è tanto la trama ad avere importanza quanto il susseguirsi di avvenimenti e d'incontri e, soprattutto, la qualità della scrittura. A livello narrativo, qui ciò che conta davvero è la descrizione minuziosa di Dublino, con le sue strade, i suoi bar, gli ospedali, il cimitero o la biblioteca, accompagnata dall'accurata orchestrazione dei dialoghi e dal rilievo che assume l'umanità dei personaggi. Importante è anche l'uso sottile delle alternanze dei piani stilistici (dal monologo interiore al già ricordato flusso di coscienza, fino alla parodia degli stili più vari).
1921-09-01 00:00:00
"Tractatus logico-philosophicus" di Wittgenstein
Opera fondamentale di Wittgenstein, pubblicata nel 1921 a Vienna in tedesco al termine di un lungo periodo di meditazione e di confronti, soprattutto con Bertrand Russell; segnò, al suo apparire, la cosiddetta “svolta linguistica” nella filosofia anglosassone del XX secolo (nel 1922 apparve l’edizione inglese, con prefazione di Russell). Anche se il titolo richiama il genere letterario del trattato, in realtà l’opera è assai particolare; consta delle seguenti sette proposizioni (che richiamano a volte la forma aforistica) semplicemente asserite: «1. Il mondo è tutto ciò che accade. 2. Ciò che accade, il fatto, è il sussistere di stati di cose. 3. L’immagine logica dei fatti è il pensiero. 4. Il pensiero è la proposizione munita di senso. 5. La proposizione è una funzione di verità delle proposizioni elementari (la proposizione elementare è una funzione di verità di se stessa). 6. La forma generale della funzione di verità è [p, x, N (x)]. Questa è la forma generale della proposizione. 7. Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere». Tranne la settima, con cui si conclude l’opera, sono tutte seguite da altre proposizioni che ne dipendono logicamente, secondo una numerazione decrescente. Le singole proposizioni non sono dimostrate e Wittgenstein, che si rivolge a un ristretto pubblico di studiosi, ha scritto che il "Tractatus" può essere compreso solo «da colui che già a sua volta ha pensato i pensieri ivi espressi – o almeno pensieri simili». I temi trattati sono essenzialmente due: l’analisi della natura del linguaggio e della sua capacità di rappresentazione simbolica; la ricerca sul carattere particolare del linguaggio logico e matematico.
1922-09-01 00:00:00
Imre Lakatos
Nato a Dubrecen in Ungheria, nel 1922, Imre Lakatos partecipò alla Resistenza durante l’occupazione nazista del suo Paese. Nel dopoguerra fu assistente di György Lukács e ricoprì cariche importanti presso il Ministero dell’Istruzione della nuova Repubblica Popolare. Caduto in disgrazia presso il regime comunista, venne arrestato nel 1950 e rimase per tre anni in carcere. Liberato, si trovò ben presto coinvolto nella rivolta del 1956, repressa nel sangue dai carri armati sovietici. Per sfuggire a un nuovo arresto, Lakatos si rifugiò a Vienna e quindi in Inghilterra. La sua carriera accademica iniziò a Cambridge, dove conseguì il dottorato sotto la guida di Richard Bevan Braithwaite con una dissertazione dedicata alla logica della scoperta in matematica, pubblicata postuma nel 1976 e intitolata "Dimostrazioni e confutazioni". Approdò successivamente alla prestigiosa London School of Economics e cominciò a lavorare con Popper, di cui fu il più stretto collaboratore e al quale subentrò poi nel 1969 nella cattedra di Logica e metodologia della scienza. Negli ultimi anni della sua vita, prima della morte avvenuta a Londra nel 1974, il suo interesse si spostò sulla filosofia delle scienze empiriche, al centro del saggio "La falsificazione e la metodologia dei programmi di ricerca scientifici", (1970).
1922-09-01 00:00:00
Thomas Kuhn
Filosofo della scienza americano, Thomas Kuhn nacque da una famiglia della borghesia di Cincinnati. Studiò Fisica teorica all’Università di Harvard, dove si laureò con lode nel 1943. Interessatosi all’evoluzione storica della scienza, conseguì la specializzazione e il dottorato tenendo corsi di Storia della scienza dal 1948 al 1956. In questo periodo condusse studi sulla storia dell’astronomia, confluiti poi nella sua prima opera "La rivoluzione copernicana. L’astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale", del 1957. Lasciata Harvard, Kuhn ottenne la cattedra di Storia e Filosofia della scienza dapprima all’Università di Berkeley, in California e, successivamente, all’Università di Princeton (New Jersey). Nel 1969 venne pubblicata l’opera più nota dello studioso americano, "La struttura delle rivoluzioni scientifiche", dove Kuhn sviluppa la convinzione che è necessario leggere le opere scientifiche a noi pervenute prescindendo dal punto di vista della scienza presente, per meglio comprendere le singole scoperte operate dagli scienziati del passato e l’evoluzione del pensiero scientifico nella sua interezza. Nello scritto, che gli diede notorietà mondiale e che fece di Kuhn uno dei protagonisti della nuova epistemologia, il filosofo della scienza mosse un’importante critica a Popper, secondo il quale le rivoluzioni scientifiche sono invece caratterizzate da confutazione e superamento di teorie precedentemente accreditate. Secondo Kuhn, invece, si tratta di un cambiamento più esteso e radicale in cui l’intera comunità scientifica cambia paradigma, intendendo con questo quel modello teorico e interpretativo condiviso che include al proprio interno linguaggi e strumenti di convalida delle ipotesi. La carriera accademica di Kuhn si concluse al prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove insegnò dal 1979 al 1991. Nel 1982 venne premiato con la Medaglia George Sarton per la Storia della Scienza.
1924-09-01 00:00:00
Paul K. Feyerabend
Filosofo della scienza di origine austriaca, Paul K. Feyerabend studiò all'Università di Vienna per poi trasferirsi in Inghilterra dove entrò in contatto con il maggior epistemologo contemporaneo, Karl Popper. Giunto negli Stati Uniti, intraprese la carriera accademica, insegnando Filosofia all'Università di Berkeley in California. In “Contro il metodo" (1970), l'opera di Feyerabend che più ha fatto discutere il mondo intellettuale, egli stende un “abbozzo per una teoria anarchica della conoscenza”, che prende le distanze dal neopositivismo di Carnap ma anche dal razionalismo critico di Popper. Feyerabend sviluppa infatti un pensiero fortemente originale, a tratti paradossale e sempre ispirato a una libera ricerca: un anarchismo metodologico che tende a liberare la scienza da ogni vincolo e da ogni fittizia autorità, concependola invece come un tipo di elaborazione squisitamente umana, un sistema di conoscenze che non solo nasce nel mondo degli uomini, ma vive all’interno delle sue relazioni, sotto il segno della precarietà che lo contraddistingue. Fra le opere principali: “La scienza in una società libera” (1978), “La scienza come arte” (1981), “Dialogo sul metodo” (1989), “Arte e scienza” (1989), “Dialoghi sulla conoscenza” (1991), “Ambiguità e armonia: lezioni trentine” (1996; pubblicate postume).
1927-09-01 00:00:00
Heisenberg formula il principio di indeterminazione
Principio che stabilisce che non possono essere determinate simultaneamente la posizione e la velocità di una particella. La teoria si deve al fisico tedesco Werner Heisenberg, direttore dell'Istituto Max Planck di Monaco e premio Nobel per la fisica nel 1932. I suoi studi diedero un fondamentale contributo alla Meccanica quantistica.
1928-09-01 00:00:00
Fleming scopre la penicillina
Medico e biologo britannico, Alexander Fleming divenne celebre per aver isolato la sostanza antibiotica chiamata penicillina (dal nome del fungo “Penicillium notatum”, da cui deriva), scoperta che gli valse anche il premio Nobel per la Medicina nel 1945.
1929-09-01 00:00:00
Crolla la borsa di New York
La crisi economica generata negli Stati Uniti provocò il tracollo della Borsa di New York: era il 28 ottobre 1929, il famoso "martedì nero".
1929-09-01 00:00:00
Vengono fondati i Circoli di Vienna e di Berlino
Nei primi decenni del Novecento, sotto l’impulso del pensiero di Ernst Mach, si sviluppò in Austria e in Germania un movimento di forte reazione all’Idealismo. I centri di questa nuova tendenza filosofica, chiamata “Neopositivismo” o “Empirismo logico”, furono Vienna e Berlino. A Vienna, attorno a Moritz Schlick si raccolse un gruppo di studiosi che costituì la "Società di Ernst Mach" ("Ernst Mach Verein"), detta poi “Circolo di Vienna”. Ben presto tra questi due gruppi si stabilirono rapporti di stretta collaborazione, favoriti da una fondamentale unità d’intenti. In particolare, quello di liberare la scienza e la filosofia da tutte le incrostazioni metafisiche che in esse potevano essere presenti e di stabilire uno stretto collegamento tra il pensiero scientifico e quello filosofico, così da unificare le teorie alla base della scienza.
1930-09-01 00:00:00
"L’uomo senza qualità" di Musil
(“Der Mann ohne Eigenschaften”). Romanzo dello scrittore austriaco Robert Musil, pubblicato in tre parti nel 1930, 1933, 1943. Sul filo conduttore di fantasiosi lavori di un comitato di borghesi e di aristocratici che si prepara a festeggiare il giubileo di Francesco Giuseppe, Musil rappresenta, attraverso il protagonista Ulrich, la paradossale situazione dell'intellettuale europeo, il cui eccesso di qualità provoca la paralisi delle medesime. Il libro non si limita ad essere “solo” un romanzo ma sviluppa anche geniali spunti saggistici. Il romanzo, incompiuto, ottenne vasti riconoscimenti solo dopo la morte dell'autore e si colloca oggi tra i capisaldi della letteratura europea, accanto a capolavori altrettanto grandi quali la “Ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust o all'”Ulisse” di James Joyce.
1930-09-01 00:00:00
Viene pubblicata la rivista «Erkenntnis»
Diretta congiuntamente da Rudolf Carnap e da Hans Reichenbach, la rivista “Erkenntnis” fu espressione tangibile della collaborazione tra il Circolo di Vienna e quello di Berlino. Accolse i lavori degli aderenti all’Empirismo logico e servì fino al 1940, anno della cessazione della pubblicazione, come efficace strumento di diffusione delle loro idee.
1933-09-01 00:00:00
In Germania Hitler sale al potere
L'ascesa dei nazisti negli anni Trenta sembrava inarrestabile: secondo partito nel '30, primo nel '32 fino alla nomina di Adolf Hitler a Cancelliere di Germania il 30 gennaio 1933. Dopo l'incendio del Reichstag, il capo dei nazisti sospese per decreto le garanzie costituzionali e sciolse sia i sindacati che il partito comunista. Pochi giorni dopo, il parlamento riunito a Potsdam approvò la “Legge sui pieni poteri”: nasceva così la dittatura del Terzo Reich.
1935-09-01 00:00:00
Leggi razziali di Norimberga
Instaurata la dittatura nazista, Hitler fece promulgare le leggi per la "protezione del sangue tedesco" e per la totale estromissione degli ebrei tedeschi dalla vita economica, politica e civile del Paese.
1936-09-01 00:00:00
Le prime trasmissione televisive
Il fisico scozzese John Logie Baird ottenne nel gennaio 1926 la trasmissione di immagini a distanza utilizzando un apparato costituito da un disco di Nipkow a scansione meccanica combinato con una cellula fotoelettrica per modulare l'onda portante e un disco analogo e sincrono accoppiato a una lampada al neon nel ricevitore. Il sistema, usato per breve tempo per trasmissioni pubbliche sperimentali, fu soppiantato dall'invenzione dell'iconoscopio di Zworykin.
1938-09-01 00:00:00
Viene pubblicata l'Enciclopedia della scienza unificata
Un’importante iniziativa del Circolo di Vienna, e in particolare di Otto Neurath, che ne fu il principale animatore, fu il progetto dell’”Enciclopedia della scienza unificata”, basato sulla costruzione di un linguaggio unitario, valido per tutti i rami della ricerca, in modo che questi non risultassero “a compartimenti stagni”, ma riuscissero a comunicare liberamente e agevolmente in virtù di una fondamentale unità di mezzi espressivi. I primi fascicoli di tale enciclopedia, dedicati ai fondamenti dell’unità della scienza, uscirono a Chicago a cominciare dal 1938. Tra gi autori delle varie monografie ci furono: Carnap, Neurath, Frank, Hempel, ma anche pensatori di orientamento diverso da quello degli empiristi logici, come Morris, Dewey, Nagel.
1939-09-01 00:00:00
Hitler invade la Polonia: Inizia la Seconda guerra mondiale
Dopo aver firmato il Patto d'acciaio con l'Italia e l'accordo di neutralità con la Russia, Hitler cercò un'intesa anche con l'Inghilterra (per fare in modo che non si opponesse all'invasione della Polonia). All'indomani del rifiuto inglese, la Germania dichiarò guerra alla Polonia e così l'1 settembre 1939 le truppe tedesche varcarono il confine polacco. La risposta anglo-francese non si fece attendere: con la loro dichiarazione di guerra alla Germania scoppia il secondo conflitto mondiale.
1940-09-01 00:00:00
"Per chi suona la campana" di Ernst Hemingway
Romanzo dello scrittore statunitense Ernst Hemingway, ispirato all'esperienza diretta dell'autore come corrispondente di guerra in Spagna. Il racconto si svolge durante gli ultimi tre giorni di vita di un americano che decide di combattere al fianco dei repubblicani durante la guerra civile spagnola e che sacrificherà la sua vita per salvare i compagni di lotta. Tra i romanzi più noti di Hemingway, "Per chi suona la campana" per molti critici non è tuttavia tra le sue prove migliori, a causa dell’utilizzo troppo insistito di toni retorici e patetici che, secondo alcuni, di fatto non permettono alla narrazione di raggiungere, se non in alcuni momenti, un'intensità veramente tragica. Nel 1943 ne fu tratto un film diretto da S. Wood e interpretato da G. Cooper e Ingrid Bergman.
1945-09-01 00:00:00
Nasce l’ONU
Per dare vita ad un nuovo ordine internazionale i rappresentanti di 54 Stati si riunirono a San Francisco e fondano l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite con sede a New York. Aperta alla partecipazione di tutti gli Stati, l'ONU nacque con il compito di «salvare le generazioni future dal flagello della guerra» e «promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli».
1958-09-01 00:00:00
Primo computer a transistor
Dopo la scoperta del giapponese Leo Esaki del primo dispositivo elettronico quantistico, l'IBM mise sul mercato la prima macchina commerciale completamente costruita con transistor. L'alto costo dei transistor decreterà un flop commerciale del prodotto ma traccerà una nuova e importante linea di sviluppo.
1959-09-01 00:00:00
"Il tamburo di latta" di Günter Grass
La pubblicazione del romanzo "Il tamburo di latta" di Günter Grass, provocò accese reazioni e polemiche, lo rese di colpo famoso in tutto il mondo letterario. È il racconto del paziente di una clinica psichiatrica, Oskar Mazerath, che all'età di tre anni ha coscientemente deciso di interrompere la propria crescita, per vedere il mondo dalla prospettiva deformata dall'infanzia. Rimasto nano e imparata l'arte di suonare il tamburo di latta, ottiene celebrità e ricchezze. La tecnica di scrittura di Grass, capace di mescolare narrazione descrittiva, visione fantastica e montage documentario, ebbe subito molti imitatori, tra i quali si possono citare J. Irving e S. Rushdie.