VOL. 3 Percorso 5 UN MONDO BIPOLARE

Vesuvius di Andy Warhol, 1985.

1947-04-01 00:00:00

L'indipendenza dell'India

L’India non si era mai rassegnata alla dominazione inglese, contro cui vi erano state continue ribellioni fin dal secolo precedente. A guidare il movimento di liberazione fu Mohandas Karamchand Gandhi, che promosse grandi campagne di disobbedienza civile. Nel corso degli anni ’30, mentre Gandhi si allontanava dall’attività politica diretta, il Partito del Congresso fu guidato da Jawaharlal Nehru. Nel 1947, al termine di faticosi negoziati, l’intero subcontinente indiano ottenne l’indipendenza.

1948-04-01 00:00:00

Il regime dell'apartheid in Sudafrica

Nel secondo dopoguerra, per conservare i propri privilegi, i bianchi sudafricani (meno del 16% della popolazione) inasprirono la politica di segregazione razziale in cui avevano sempre mantenuto la maggioranza di colore – in gran parte neri ma anche indiani – attraverso il regime dell’apartheid (“segregazione”), cioè di rigida separazione tra le diverse comunità. Infatti neri e asiatici non avevano il diritto di voto e potevano disporre solo del 13% del territorio, essendo costretti a vivere nei ghetti senza mai potersi mescolare alla minoranza bianca.

1948-05-15 00:00:00

Nasce lo Stato di Israele

Dopo la Shoa, ebrei di tutto il mondo si diressero in Palestina per vivere in uno Stato comune. La questione venne affrontata dall’ONU con la risoluzione 181, che prevedeva la creazione di due Stati indipendenti, uno arabo e uno ebraico, e stabiliva per Gerusalemme, capitale di entrambi, un’amministrazione internazionale. Il 15 maggio del ‘48, dopo che gli inglesi lasciarono la regione, gli ebrei guidati da David Ben Gurion (1896-1973) proclamarono la nascita dello Stato di Israele. Subito riconosciuto da USA e URSS, venne invece attaccato dagli Stati della Lega araba che, nel febbraio del ’49, furono clamorosamente sconfitti.

1949-10-01 00:00:00

Nasce la Repubblica Popolare Cinese

Negli anni immediatamente successivi alla fine della guerra anche in Cina si affermò un regime comunista. Qui infatti la proclamazione della Repubblica popolare coincise con la vittoria della rivoluzione contadina attuata dal Partito comunista cinese, guidato da Mao Zedong nel corso di una lotta durata decenni e condotta su vari fronti.

1950-04-01 00:00:00

La guerra tra le due Coree

Dopo la liberazione dai giapponesi, la Corea era stata divisa in due zone: quella a nord del 38° parallelo sotto il controllo sovietico, quella a sud sotto quello americano. Nella speranza di riunificare il Paese, nel 1950 la Corea del Nord, forte dell’appoggio di Cina e URSS, invase le regioni meridionali confidando in una rapida e definitiva conquista. L'inevitabile conflitto scoppiato di conseguenza si concluse con l’armistizio del 1953, che confermò la divisione del Paese in due Stati, separati da un confine fortificato.

1955-04-01 00:00:00

Giovanni Gronchi presidente della Repubblica italliana

Con i voti di parte della sinistra democristiana, dei socialisti e dei comunisti, Giovanni Gronchi (1887-1978) fu eletto presidente della Repubblica. Fondatore del Partito popolare con don Sturzo, era ritornato alla vita politica dopo la caduta del fascismo, entrando nella Democrazia cristiana. Fu il primo presidente della Camera dei deputati dopo l’entrata in vigore della Costituzione nel 1948.

1955-10-01 00:00:00

La conferenza di Badung

Nell’aprile del 55 si tenne a Bandung, località dell’Indonesia, una conferenza sulla decolonizzazione a cui parteciparono 29 Stati indipendenti, che rappresentavano da soli più della metà della popolazione mondiale. Promosso da India, Egitto e Jugoslavia, tre Paesi guidati da leader fortemente autonomisti, l’incontro ribadì con decisione il principio del cosiddetto “non allineamento”, cioè il rifiuto della logica dei blocchi e della conseguente necessità di schierarsi a fianco dell’una o dell’altra superpotenza.

1956-04-01 00:00:00

La guerra d'Algeria

La guerra che infuriò tra la Francia e il movimento nazionalista algerino (il Fronte Nazionale di Liberazione guidato da Mohammed Ben Bella) fu lunga e feroce, e il bilancio finale contò oltre un milione di morti. Il culmine si raggiunse nel corso della battaglia di Algeri, al termine della quale il presidente francese de Gaulle si convinse dell’impossibilità di mantenere il controllo dell’Algeria; avviò così le trattative che, nel 1962, portarono alla proclamazione dell’indipendenza del Paese africano.

1956-07-26 00:00:00

La nazionalizzazione del canale di suez

Quando il presidente egiziano Gamel Abdel Nasser (1918-1970) stipulò accordi economici con l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti bloccarono per ritorsione i finanziamenti previsti dalla Banca mondiale per il Paese asiatico: la contromossa dell’Egitto non si fece attendere e così Nasser reagì con la nazionalizzazione della compagnia del Canale di Suez (26 luglio 1956).

1959-04-01 00:00:00

La rivoluzione cubana

Dopo il primo tentativo di abbattimento della dittatura cubana di Fulgencio Batista, fallito nel 1953, la guerriglia fra esercito regolare e ribelli era continuata nella Sierra Maestra, la regione montuosa dell'isola. Partendo da lì, i combattenti di Fidel Castro, Camilo Cienfuegos ed Ernesto “Che” Guevara sconfissero definitivamente il dittatore e, nel gennaio del 1959, presero il potere dando vita a un regime socialista che sopravvive tuttora.

1960-04-01 00:00:00

La guerra del Vietnam

Con la cacciata dei francesi, il Vietnam era stato diviso in due: al nord il governo comunista di Ho Chi Minh, al sud quello nazionalista di Ngo Din Diem. Per impedire l’espansione dei comunisti, gli Stati Uniti sostennero il governo del Sud con ingenti aiuti finanziari e militari, che il Nord riceveva invece da Unione Sovietica e Cina. A partire dal 1965, gli USA intervennero direttamente con circa 600 000 uomini, ma l’inaspettata resistenza dei guerriglieri vietcong li costrinse a firmare un armistizio (1973). Ciononostante la guerra continuò ancora due anni, finché le truppe vietcong riunificarono il Paese sotto il governo della Repubblica socialista del Vietnam.

1960-04-01 00:00:00

Il governo Tambroni

Ricevuto l'incarico di formare il governo subentrando ad Antonio Segni, Fernando Tambroni (1901-1963) tentò di imporre una svolta autoritaria al Paese attraverso un esecutivo di soli ministri democristiani, sostenuto dai voti della destra estrema ed ex fascista. Quando, nel mese di luglio, il governo autorizzò il Movimento Sociale a tenere il proprio congresso a Genova, tutte le forze democratiche si opposero considerandolo un oltraggio alla città, medaglia d’oro della Resistenza: la città insorse finché il governo si decise a far rinviare il congresso. Tambroni dovette infine dimettersi e il governo fu affidato ad Amintore Fanfani.

1961-01-20 00:00:00

La presidenza di John Fitzgerald Kennedy

Trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti ed esponente del partito Democratico, John Fitzgerald Kennedy (1917-1963) vinse le elezioni presidenziali del 1960 e succedette a Dwight D. Eisenhower. Seppur breve, la sua esperienza politica fu segnata da eventi molto importanti come lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la conquista dello spazio. Morì assassinato il 22 novembre del 1963 a Dallas, mentre era in visita ufficiale alla città.

1961-04-01 00:00:00

Il muro di Berlino

Da quando la città di Berlino era stata divisa in due, oltre 3 milioni di tedeschi dell’Est erano fuggiti all’Ovest: per impedire quell’esodo che indeboliva e umiliava il regime, nel 1961 le autorità della Ddr, in violazione degli accordi precedenti, decisero di costruire un muro che divideva in due la città.

1961-04-17 00:00:00

Lo sbarco nella Baia dei Porci

Secondo un piano dal presidente Eisenhower, messo in atto da Kennedy nell'aprile 1961, un gruppo di esuli cubani, addestrati dai servizi segreti americani, tentarono di rovesciare il regime di Castro conquistando l'area sud ovest dell'Isola. L'esercito e l'aviazione di Cuba, grazie all'appoggio delle nazioni filo-sovietiche, respinsero l'attacco portato alla Baia dei Porci e l'intera operazione fallì dopo soli tre giorni.

1962-04-01 00:00:00

Il primo governo di centrosinistra

Nel marzo 1962 l’esponente della sinistra democristiana Amintore Fanfani formò il primo governo di centrosinistra della repubblica italiana. Era composto da Dc, Pri e Psdi, e sostenuto dall’appoggio esterno del Psi, che sostituiva i voti dei liberali, contrari al piano di riforme proposto dall'esecutivo.

1962-04-01 00:00:00

Il Concilio Vaticano II

Indetto da Giovanni XXIII (1881-1963), il concilio trasformò profondamente la Chiesa sia nell’organizzazione sia nella liturgia; venne valorizzato il ruolo dei laici e delle gerarchie nazionali (le assemblee dei vescovi) e per facilitare la partecipazione dei fedeli alle funzioni venne introdotta la messa nelle lingue nazionali, in sostituzione di quella tradizionale in latino.

1962-05-04 00:00:00

La riforma della scuola in Italia

La riforma della scuola fu la più importante e significativa tra quelle realizzate dal governo di centrosinistra: portò l’obbligo scolastico a 14 anni e abolì la distinzione, al termine della scuola elementare, tra i corsi di avviamento professionale, per chi era destinato a lavorare subito dopo, e la scuola media, che consentiva invece l'accesso alla formazione liceale e universitaria.

1966-10-01 00:00:00

In USA nasce l'Organizzazione nazionale delle donne

Nel mese di ottobre nacque la NOW (National Organization for Women), l'Organizzazione nazionale delle donne che riuniva i gruppi femministi degli USA. Venne fondata da Betty Friedan (1921-2006), divenuta celebre nel 1963 quando pubblicò il saggio "La mistica della femminilità", in cui mise in discussione lo stereotipo della donna americana: madre e moglie appagata del suo ruolo domestico a scapito della realizzazione personale e professionale.

1967-06-01 00:00:00

La guerra dei Sei Giorni

La tensione fra arabi e israeliani scoppiò nuovamente nel 1967, quando Nasser chiuse il golfo di Aqaba, vitale per i rifornimenti di Israele dall’oceano indiano. Un attacco preventivo contro Egitto, Siria e Giordania fu la risposta israeliana che in soli 6 giorni di combattimento tolse all’Egitto il Sinai, alla Giordania l’intera Cisgiordania (la fertile riva occidentale del Giordano) e la parte orientale di Gerusalemme, e alla Siria le alture del Golan.

1967-11-01 00:00:00

La contestazione studentesca in Italia

Tra l’autunno del ’67 e la primavera successiva, gli studenti italiani occuparono le università, a partire da Torino e Milano, e organizzarono assemblee per elaborare analisi e proposte di riorganizzazione degli studi. Elementi unificanti delle proteste erano le richieste di democrazia, partecipazione, egualitarismo. II successivo "maggio francese", la campagna americana sui diritti civili, l'eco della politica e della contestazione internazionale favorirono uno straordinario allargamento del movimento, che uscì dagli atenei e finì per fondersi con le proteste operaie, destinate a deflagrare nell'"autunno caldo" dell'anno successivo.

1968-04-04 00:00:00

L'assassinio di Martin Luther King

Nel 1964 gli Stati Uniti avevano approvato la legge sui diritti civili che sanciva l’uguaglianza di tutti i cittadini, ma la sua attuazione veniva in ogni modo ostacolata: di qui derivarono sia le proteste pacifiche, ispirate ai principi della non violenza predicati dal reverendo Martin Luther King, sia le reazioni violente dei diversi movimenti Black Power. Il 4 aprile del 1968 Luther King venne assassinato e in breve tempo si riaffermò la convinzione che non fossero possibili riforme pacifiche.

1968-05-04 00:00:00

Il "maggio francese"

In Francia nel maggio del ’68 la protesta contro un progetto di riforma della scuola sfociò nell’occupazione dell’università della Sorbona e in violenti scontri nel quartiere latino di Parigi. Come avvenne in Italia, la contestazione studentesca si intrecciò col movimento operaio che rivendicava miglioramenti economici e normativi, portanto alla più grande ondata di scioperi della quinta Repubblica.

1968-08-20 00:00:00

La Primavera di Praga

Anche la Cecoslovacchia fu investita da un forte desiderio di rinnovamento, concretizzatosi con l'elezione a segretario del partito comunista di Aleksander Dubcˇek (1921-1992), che intendeva riformare in senso più democratico la vita politica. Questo cambiamento apparve però troppo pericoloso alla regia sovietica e così, il 20 agosto, per ordine di Breznev i carri armati del Patto di Varsavia invasero la Cecoslovacchia, assumendo il controllo del Paese. Ma un effetto per nulla secondario fu l'ondata di proteste che si scatenò nell'opinione pubblica mondiale.

1969-10-01 00:00:00

L'autunno caldo in Italia

Le proteste di studenti e operai culminarono nel cosiddetto “autunno caldo” del ’69, così chiamato per la straordinaria estensione dello scontro sindacale che si verificò (oltre 200 milioni di ore di sciopero). Fu l’occasione per chiedere sia significativi aumenti salariali, sia una radicale revisione dell’organizzazione del lavoro in fabbrica, a partire dalla definizione di uguali condizioni per operai e impiegati.

1970-04-17 00:00:00

L'approvazione dello Statuto dei lavoratori italiani

In seguito alle rumorose proteste operaie del '69, il Parlamento approvò lo Statuto dei diritti dei lavoratori, che garantiva in modo preciso i dipendenti: tutelando anche all’interno della fabbrica i fondamentali diritti di espressione, organizzazione sindacale e libertà di sciopero, e impedendo licenziamenti “senza giusta causa”, cioè privi di motivazione documentabile.

1970-12-01 00:00:00

La legge sul divorzio in Italia

Nonostante la ferma opposizione della Chiesa e della Democrazia Cristiana, il divorzio venne introdotto nell'ordinamento giuridico italiano con la legge 898 del 1 dicembre 1970, votata dai partiti Socialista, Comunista, Radicale e Liberale.

1973-09-01 00:00:00

L'assassinio di Allende in Cile

Nel 1970 il governo cileno del socialista Salvador Allende, regolarmente eletto, varò un coraggioso programma di riforme sociali ed economiche, basate sulle nazionalizzazioni delle miniere di rame, in maggioranza proprietà della Itt, una multinazionale americana. Al culmine di questo processo, nel 1973, i soldati del generale Augusto Pinochet attuarono un sanguinoso colpo di Stato militare, uccidendo il presidente Allende e migliaia di simpatizzanti del governo legittimo.

1974-04-01 00:00:00

La dittatura militare di Pinochet

Dopo l'omicidio di Allende, il Cile dovette subire per quasi vent'anni la spietata dittatura di Augusto Pinochet (1915-2006) e solo alla fine degli anni Ottanta, in concomitanza con la crisi del blocco comunista e la fine della guerra fredda, è potuto tornare alla democrazia.

1976-01-05 00:00:00

La dittatura militare in Argentina

La crisi economica e la crescita dei guerriglieri d'opposizione indussero i militari al potere in Argentina a richiamare l’ex dittatore Perón, che tuttavia morì l’anno successivo. Tornati allora al potere nel 1976, inaugurarono una stagione di feroce repressione contro tutti gli oppositori: secondo le denunce dei familiari delle vittime, da quel momento al 1983 furono assassinati oltre 20 000 desaparecidos, cioè persone rapite, uccise e fatte sparire dagli “squadroni della morte”, gruppi di polizia che agivano sicuri della protezione del regime.

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