COSA FARE OGGI?
2023
Per saperne di più, cerca la Piazza IO NON RISCHIO più vicina a te! Grazie ai Volontari di Protezione Civile, potrai informarti ed approfondire cosa...
in piùSolo attraverso le buone pratiche di Protezione Civile, unite alla consapevolezza del rischio, è possibile essere preparati per affrontare questo fenomeno.
La scienza e la tecnica danno un forte contributo nella fase progettuale ed esecutiva, ad esempio, nella scelta di nuovi materiali o nella costruzione delle infrastrutture, ma l'apporto maggiore è demandato e spetta ad ognuno di noi, che deve farsi partecipe di un processo che deve interessare tutta la collettività.
ll 3 gennaio 1117, durante il vespro, la Pianura padana fu colpita da una scossa sismica di fortissima intensità, con epicentro nei pressi di Verona (Isola della Scala): l’evento fu così catastrofico (si calcola una magnitudo di 6,5-6.6 della scala Richter) da provocare, secondo alcune stime plausibili, la morte di più di 30.000 persone, e da essere considerato a oggi il più devastante di sempre nell’Italia del Nord. L’onda sismica seminò morte e distruzione da Aquileia a Milano, da Bergamo fino alla Toscana settentrionale. Ingenti danni si verificarono a Padova, Vicenza, Venezia e poi ancora Modena, Parma, Piacenza, Cremona e in numerosissime altre località della Pianura padana. Le cronache dell'epoca ci raccontano anche la distruzione e forti danneggiamenti a chiese e monumenti importanti.
View on timelineLe notizie storiche di tutte le città riportano la cronaca di questa immane tragedia che distrusse o danneggiò gravemente le chiese ed i monumenti principali. Si hanno notizie di gravi danni dalla odierna Slovenia fino al Piemonte e da Reims in Francia, attraversando la Germania e l’Austria, fino a Montecassino. L’epicentro viene indicato dai maggiori studiosi di sismologia nelle vicinanze di Verona con una violenza pari al IX°/X° grado della Scala Mercalli. Si intorpidirono le fontane, molti alberi vennero sradicati e la terra si aprì in molti luoghi; le acque del Po furono viste sollevarsi in alto a forma di volta e quindi ripiombare in basso. Furono distrutti anche gli argini dell’Adige e del Po, per cui dopo il terremoto si verificarono tremende alluvioni. A Piacenza venne completamente distrutta la Chiesa dedicata a Santa Giustina e al suo posto venne costruito l’attuale Duomo dedicato all’Assunta.
View on timelineNel Medioevo si parlò a lungo di un grande terremoto (XI grado della scala Mercalli) con epicentro a Brescia ma percepito in tutto il nord Italia, fino all’Emilia. Studi più recenti hanno ridimensionato la portata del fenomeno. Le scosse, seppure minori, dovettero essere però molto frequenti. Salimbene de Adam scrisse nella sua Cronica che i bresciani erano talmente abituati al terremoto che “quando il pinnacolo di qualche torre o casa cadeva, guardavano e ridevano forte”. Ma assuefazione a parte, il vescovo decretò comunque l’abolizione del diciassettesimo canonicato della diocesi “gravata tanto dalle rovine del terremoto quanto da altri dispendi”. Per mesi i bresciani vissero in baracche di fortuna. Il sisma fu avvertito in tutto il nord Italia. A Bologna pare che le scosse abbiano interrotto una predica di S.Francesco.
View on timelineLa terra trema a partire dalla mezzanotte del 22 settembre a Parma e dintorni e in diversi luoghi della Lombardia; così come il 23 ottobre i territori di Piacenza e Ferrara sono devastati da un forte sisma
View on timelineL'11 Giugno del 1438 i territori tra Parma e Piacenza sono investiti da un violento terremoto che abbatte anche molti edifici. Le località maggiormente colpite sono Parma, Castelnuovo e Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza); il terremoto è sentito fortemente anche nel piacentino, come anche a Cremona e Como.
View on timelineLe scosse di terremoto furono sentite a Milano, a Pavia ed anche a Piacenza.
View on timelineAlle ore 15:30 la terra tremò in Friuli (epicentro Cividale del Friuli) con forti scosse che furono avvertite anche a Piacenza
View on timelineLa terra trema ancora nel friulano portando morte e distruzione (quarantasei vittime, molti feriti e decine e decine di edifici rasi al suolo).Il sisma è percepito in tutto il nord della penisola, compreso il territorio piacentino
View on timelineLa terra trema con forte intensità tra Parma e Piacenza. L'epicentro è tra Fidenza e Fiorenzuola. Il sisma investe diverse zone ed è sentito a Guastalla, a Verona, a Milano, a Reggio Emilia e a Mantova
View on timelineIl sisma ha per epicentro il capoluogo emiliano e si trasmette lungo la fascia settentrionale della regione, fino a Piacenza
View on timelineL'evento sismico ha per epicentro il lodigiano. Si trasmette in tutta la pianura lombarda. Si avverte la scossa anche a Parma e a Piacenza.
View on timelineLa terra trema in tutta la Lombardia. Piacenza è attraversata anch'essa dall'onda sismica
View on timelineLa terra trema in prossimità dei Guastalla (RE). Le scosse sono sentite fino a Milano, Mantova, Piacenza, Torino
View on timelineUna forte scossa si ripercuote tra Piemonte e Lombardia, avvertendosi lungo la parte occidentale della pianura padana
View on timelineScosse di terremoto, con epicentro nel cremonese, si avertono lungo la parte nord orientale della penisola italiana. Piacenza, vicina all'epicentro è interessata da un evento sismico pari al 5°
View on timelineLa forte scossa di intendità pari al 10°, avente epicentro nella liguria occidentale, si avvertì distintamente anche nel territoria piacentino, dove causò danni anche su alcuni edifici della città.
View on timelineAlle prime ore del 7 Giugno 1891 un devastante sisma colpì la Valle d'Illasi, non distante da Verona. La scossa, magnitudo 5.7 RIchter, rase al suolo il borgo di Badia Calavena; Mezzane, Cazzano, Chiampo, Illasi i paesi più colpiti. Il numero delle vittime inferiore alla decina. La scossa fu avvertita in tutta la Lombardia e la parte occidentale dell'Emila, Piacenza compresa.
View on timelineIl sisma, con epicentro nella zona Langhirano (PR) si propaga per un ampio raggio su tutta parte settentrionale della penisola
View on timelineIl terremoto con origine nell'area compresa tra Bologna, Ferrara e Ravenna, pur essendo d'intensità epicentrale relativamente modesta (VI grado MCS), il terremoto fu avvertito in tutta l'Italia settentrionale, in gran parte di quella centrale, nonchè in vaste aree della Svizzera, dell'Austria e specialmente della Iugoslavia.
View on timelineScossa di terremoto in zona Ponte dell'Olio di intensità pari al 5° MCS si percepisce lungo tutto il territorio Piacentino e lungo i confini liguri
View on timelineScossa di terremoto di lieve entità che si propaga anche nella zona di Cremona
View on timelineLe scosse di lieve entità si avvertono lungo la val Tidone e la Val Trebbia, interessando anche la città di Piacenza
View on timelineCasalpusterlengo è l'epicentro di questo terremoto che viene avvertito in quasi tutta l'Italia settentrionale, soprattutto in Lombardia ed Emilia Romagna. A Piacenza si avverte distintamente con intensità pari al 5° della Scala Mercalli
View on timelineNella notte la città di Parma e il circondario è investita e sconvolta da un'onda sismica pari all'8° MCS, che viene fortemente sentito anche nel Piacentino
View on timelineSugli Appennini, al confine tra Toscana ed Emilia si avverte una scossa di terremoto del 5°, che si avverte in tutto il nord Italia, da Lerici, ad Imperia, da Bologna a Piacenza, da Cremona a Biella, da Verona a Treviso, da Tortona a Torino
View on timelineBardi, ore 19:55 scossa del 5°-6° MCS. Si avverte anche a Piacenza
View on timelineEvento catastrofico che sconvolse e distrusse l'Irpinia. E' importante ricordarlo qui perché dal dolore e dalla necessità di portare un aiuto e sollievo alla popolazione, nasce e si concretizza un nuovo concetto di solidarietà che si traduce nella nascita della Protezione Civile
View on timelineUn sisma pari all'intensità del 6°-7° si avverte nella val d'Arda in prossimità di Castell'Arquato
View on timelineNel pomeriggio del 90novembre una forte scossa di terremoto sconvolge il parmense. La scossa è sentita a Piacenza come in tutto il nord Italia, Toscana compresa
View on timelineUna scossa di terremoto del 5°-6° MCS con epicentro Salsomaggiore Terme è avvertita anche a Piacenza con intensità pari al 3° MCS.
View on timelineL'Alessandrino è investito da un'onda sismica pari al 7° con epicentro a circa 8 km di profondità. Sulle colline piacentine è perceppito distintamente.
View on timelineCorte Brugnatella (Marsaglia) ore 10:59 scossa di terremoto con intensità pari al 4°
View on timelineIl terremoto dell'Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della Pianura Padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un'area molto vasta comprendente tutta l'Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell'Austria, della Francia sud-orientale e della Germania meridionale[. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma la prima scossa più forte, di magnitudo 5.9 è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro a una profondità di 6,3 km.
View on timelineLa prima scossa è avvenuta alle ore 3:36:32 del 24 agosto 2016, con epicentro nel comune di Accumoli e ipocentro alla profondità di 8 km. La durata è stata di 15-20 secondi. Durante la notte sono state registrate numerose scosse nella zona norcina e in quella reatina, tra queste, varie superiori ai 4 gradi. Alle ore 4:33:29 (UTC+2) una scossa di 5,3 gradi è stata registrata a Norcia in provincia di Perugia. Nei comuni di Amatrice e Arquata del Tronto si sono raggiunti danni pari al X grado Scala macrosismica europea
View on timelineAlle ore 18:41 è stato localizzato un terremoto di magnitudo ML 4.3 in provincia di Piacenza, 4 km a ovest di Gropparello (PC), ad una profondità di 28 km. L’evento è stato risentito in un’ampia zona, in particolare nella provincia di Piacenza e nelle province limitrofe anche se in modo lieve.
View on timelineAlle 11:42 del l'INGV ha registrato un evento sismico di magnitudo Richter (Ml) 4.2 con epicentro nel comune di Cerignale in provincia di Piacenza, alla profondità di 3 km. Circa 12 ore prima (ore 22:02 italiane) un terremoto di magnitudo Ml 3.5 è stato localizzato nella stessa area. La scossa è stata percepita anche nei paesi limitrofi come Ottone, Ferriere, Corte Brugnatella, Zerba e Gorreto
View on timelinePer saperne di più, cerca la Piazza IO NON RISCHIO più vicina a te! Grazie ai Volontari di Protezione Civile, potrai informarti ed approfondire cosa puoi fare fin da subito per ridurre i rischi e quali sono le buone pratiche di protezione civile da attuare in caso di calamità naturali, come il terremoto. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza di ciò che è lecito fare in situazioni del genere, avrai la possibilità di saperle riconoscere, mettendo in atto tutte le azioni di autoprotezione e salvaguardia della propria vita.
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CloseIl terremoto è un evento naturale non prevedibile. Piacenza, pur non essendo un territorio ad alto rischio sismico, nell'arco dei secoli ha subìto anch'essa eventi calamitosi di diversa intensità. Ne è la dimostrazione questa linea del tempo che raccoglie gli eventi più significativi che hanno interessato il territorio piacentino e di cui abbiamo traccia sia attraverso le testimonianze scientifiche e sia nella letteratura e nella cronaca del tempo.
Solo attraverso le buone pratiche di Protezione Civile, unite alla consapevolezza del rischio, è possibile essere preparati per affrontare questo fenomeno.
La scienza e la tecnica danno un forte contributo nella fase progettuale ed esecutiva, ad esempio, nella scelta di nuovi materiali o nella costruzione delle infrastrutture, ma l'apporto maggiore è demandato e spetta ad ognuno di noi, che deve farsi partecipe di un processo che deve interessare tutta la collettività.