Storia della sociologia
IL POSITIVISMO: LA NASCITA DELLA SOCIOLOGIA
Karl Marx (1818-1883) è una delle figure che ha segnato maggiormente la storia della sociologia. Marx non si è limitato a descrivere la società, ma ha denunciato i mali e le ingiustizie, sostenendo la necessità di cambiarla attraverso una rivoluzione.
Ferdinand Tonnies (1855-1936), nella sua opera del 1887 “Comunità e società” individua due tipi alternativi di associazione, incentrati il primo su un rapporto immediato-organico, il secondo su un rapporto artificiale-meccanicistico.
Durkheim (1858-1917) all’interno del Positivismo cercò di sviluppare un metodo rigoroso che tentasse di considerare i fenomeni sociali come fatti.
Enter story info hereVilfredo Pareto (1848-1923) rappresenta uno dei maggiori sociologi italiani. Secondo Pareto ogni azione sociale si compone di due parti: la prima corrisponde a impulsi che rinviano a istinti e sentimenti; la seconda consiste nelle razionalizzazioni e nelle giustificazioni che gli uomini danno alle loro azioni.
Max Weber (1864-1920) rappresenta uno dei maggiori sociologi. Per Weber è centrale la nozione di azione sociale che diventa il fondamento della sociologia chiamata a capire i significati che i soggetti danno alla loro esistenza e alle loro azioni sociali.
Florian Znaniecki - Fu a capo della scuola di Chicago fino al 1918, anno in cui fu arrestato e costretto a dimettersi per lasciare il posto a Robert Park. Si occupò molto della condizione degli immigrati in America. Scrisse gli immigrati e l'America, ma la sua opera più importante rimane Il contadino polacco in Europa e in America scritta con Florian Znaniecki ed edito nel 1920. Nel 1928 scrisse, con Dorothy Swaine (che avrebbe sposato nel 1935), The Child in America, in cui compare la celebre definizione della situazione.
William Thomas - Fu a capo della scuola di Chicago fino al 1918, anno in cui fu arrestato e costretto a dimettersi per lasciare il posto a Robert Park. Si occupò molto della condizione degli immigrati in America. Scrisse gli immigrati e l'America, ma la sua opera più importante rimane Il contadino polacco in Europa e in America scritta con Florian Znaniecki ed edito nel 1920. Nel 1928 scrisse, con Dorothy Swaine (che avrebbe sposato nel 1935), The Child in America, in cui compare la celebre definizione della situazione.
Charles Horton Cooley (Ann Arbor, 1864 – 1929) è stato un sociologo statunitense, tra i principali teorici dell'interazionismo simbolico. Dal 1892 è stato docente di sociologia presso l'Università del Michigan.
Questa corrente di studi si è sviluppata a partire dalle teorie introdotte nelle scienze sociali da G.H. Mead attorno agli anni’30 del XX secolo. Il primo a coniare il termine di interazionismo simbolico fu H. Blumer nel 1937, riprendendo proprio le teorie di Mead.
Talcot Parsons (1902-1979) è il principale esponente del funzionalismo e si interroga su come funzionano tutti si sistemi sociali. Nella sua opera “La struttura dell’azione sociale” individua tutti gli elementi di un’azione: un attore, un fine, un mezzo e una situazione.
Questa corrente di studi si è sviluppata a partire dalle teorie introdotte nelle scienze sociali da G.H. Mead attorno agli anni’30 del XX secolo. Il primo a coniare il termine di interazionismo simbolico fu H. Blumer nel 1937, riprendendo proprio le teorie di Mead.
Max Horkheimer e Theodor Adorno Teoria critica della società
Theodor W. Adorno
E. Goffmann definisce le istituzioni come luoghi circondati da barriere permanenti tali da ostacolare la percezione, da parte di coloro che non vi appartengono, di ciò che avviene al suo interno.
Herbert Marcuse
Nato con una palatoschisi, subì due interventi chirurgici corretivi durante l'infanzia. Egli afferma che le difficoltà incontrate nella comunicazione verbale dovute a questa condizione lo abbiano reso particolarmente sensibile al tema della comunicazione.[2] Habermas ha vissuto fino al conseguimento del diploma di maturità a Gummersbach, dove suo padre Ernst dirigeva la sede locale della Camera di Commercio e dell'Industria di Colonia. Ha studiato a Gottinga (1949/50), Zurigo (1950/51) e Bonn (1951-54) dove nel 1954 si laurea con una tesi dal titolo: "L'Assoluto e la storia. Sull'ambivalenza nel pensiero di Schelling" (Das Absolute und die Geschichte. Von der Zwiespältigkeit in Schellings Denken).
Erich Fromm
Georg Simmel (1858-1918) si interessò dello studio delle forme astoriche di sociazione, cioè di quelle forme di rapporti sociali che rimangono invariati nonostante contenuti storici diversi.
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