I.C. "GIOVANNI XXIII";xNLx;CAMMARATA
Fondazione della prima chiesa dedicata a Santa Maria degli Infermi chiamata poi chiesa dell'Annunziata, ad opera degli Abatellis.
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Una parte della decorazione della sua Tomba è oggi conservata nella sagrestia della Ciesa di Santa Maria di Cacciapensieri. Durante gli anni del suo comando si consumo la cacciata agli ebrei da Cammarata.
Andrea Mancino scolpisce il ciborio di marmo, per volere di Antonio Abatellis e della moglie Isabella Branciforti.
Alla fine del 1492 per effetto del decreto del re spagnolo Ferdinando il Cattolico, gli Ebrei furono espulsi ache dalla Sicilia. Il vicerè si interessò degli Ebrei di Cammarata e li fece accompagnare fino a Messina. I preziosi Rimmonim furono realizzati tra la fine del 1300 e il 1400,accreditati come i più antichi del mondo. Ad oggi si trovano nella Cattedrale di Palma di Maiorca.
Viene realizzato il portico dell'Annunziata con il grande arco a sesto acuto. Sul concio di chiave una lastra scolpita riporta la data e le tre croci del Calvario.
La contea di Cammarata fu confiscata a Guglielmo Raimondo IV Moncada perchè partecipò alla rivolta del 1516
Vengono venduti all'asta tutti gli arredi del Castello di Cammarata, dopo la decapitazione di Federico II Abatellis. Si dice che fra questi ci fossero: cinque arazzi, un'armatura per uomo a cavallo, molte selle, biancheria, armi, botti e 7100 mattoni di Valenza.
Divenne Conte di Cammarata grazie al matrimonio con Margherita Abatellis che portava il nostro paese in dote. Fu proprio Margherita a fare trasferire la salma di Blasco da Palermo alla Chiesa Madre di Cammarata
Non sappiano molto ma lefonti riportano che nel 1537 una frana danneggiò gravemente il castello, facendo crollare completamente due delle quattro torri e gran parte della terza. Se ne salvò soltanto una che oggi è destinata a museo civico.
Fondazione del monastero di Santa Domenica da parte di Suor Armenia Rizzico (suora dell'Annunziata).
Visita pastorale del vescovo don Pietro Aragona Tagliavia: si stabilisce di erigere una cinta di mura alta più di una canna(2,10 cm)
Nella metà del Cinquecento venne realizzata la splendida tela dedicata a Diecimila martiri. Ad oggi abbiamo scarse informazioni ed è arrivato a noi molto danneggiato ma è indubbiamente di grande valore. La tela è stata restaurata nel 1987 a spese di Padre de Gregorio.
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Sant'Orsola, una ragazza tedesca consacrata a Dio è stata martirizzata insieme alle sue undici compagne da Attila. Il 20 maggio 1579,Ercole Branciforte, Conte di Cammarata, porta da Colonia a Cammarata molte relique legate alle sante martiri: alcune di queste vennero conservate nella chiesa dedicata alla santa, vicino alla chiesa di San Biagio, altre vennero conservate gelosamente nella chiesa dell'Annunziata e n quella di Santa Domenica.
Il Duca Ercole Branciforti divise il territorio di San Giovanni da quello di Cammarata. San Giovanni divenne un Ducato ed Ercole ne fu il primo Duca.
Un incendio partito dall'oratorio del SS Sacramento distrusse la chiesa e il suo porticato esterno. Si pensò subito di ricostruirla e concorsero alle spese il Conte Francesco Branciforti e suoi vassalli.
Francesco Branciforti il 2 luglio 1625 fece portare a Cammarata le reliquie di Santa Rosalia e le fece erigere una chiesa per liberare il paese dalla peste. Le reliquie vennero poi trasferite nella chiesa Madre in un prezioso contenitore di argento. Della chiesa, già in Rovina alla metà dell'ottocento non rimane questa iscrizione, posta sulla facciata e un piccolo Crocifisso (oggi conservato nella cappelletta).
In quegli anni la peste devastò la Sicilia: era stata portata da una nave proveniente dalla Tunisia. A Cammarata giunse nella primavera del 1625 e si racconta che morirono decine di persone. Il clero di Cammarata e San Giovanni, di comune accordo, indisse un pellegrinaggio di penitenza al santuario della Madonna di Cacciapensieri. Il 2 aprile 1627 la malattia cessò e si decise di fare il voto di ringraziamento alla Madonna ogni lunedì dell'Angelo, che si perpetua ancora oggi.
Si tratta di una delle opere d'Arte più pregevoli di Cammarata. le opere di Pietro D'Asaro sono oggi molto stimate; alcune si trovano presso la Galleria Regionale Siciliana presso Palazzo Abattelis a Palermo
Nel 1633 viene ristrutturata la Chiesa di San Sebastiano con il sostegno del Duca Francesco Branciforti che appose il suo stemma sulla facciata dell'edificio.
Fondazione dell'Oratorio dei Turchini.
Questo quadro dedicato a Sant' Ignazio e a San Francesco Saverio, conserva sullo sfondo una preziosa vista di Cammarata, non sappiamo quanto reale, del nostro paese. in basso a destra anche il Giardino del Monastero dell'Annunziata
Il vescovo durante la sua visita al convento descrive gli altari della chiesa e indica dei piccoli lavori da fare riguardo alle grade delle finestre, anche la grata del giardino si faccia di ferro
Viene realizzata la decorazione a stucchi della Chiesa attuale
Presso il monastero era conservata la Cassa dei Depositi delle chiese e delle confraternite di Cammarata.
Visita pastorale dello stesso vescovo,si cita un pozzo, un'infermeria per le suore, un refettorio e un noviziato
Il vescovo, Lorenzo Gioeni, dice: "nel giardino si faccia un'altra fontanella uguale a quella che si trova dall'altra parte" e poi dice di togliere i rami del gelso bianco che vanno dalla parte di fuori delle mura
Trasferimento del SS.Crocifisso detto "Della Pioggia".
Una frana provoca gravi lesioni al Monastero
Furono uniti i due monasteri( della SS Annunziata e di Santa Domenica).Nel mese di luglio,10 monache coriste e 4 sorelle converse si unirono.
Crollarono le fondamenta dell'antichissimo castello e il masso su cui erano edificate a causa di un improvviso smottamento.
Con Guglielmo Raimondo Luigi Moncada Branciforte cominciò l'ultima dinastia feudale di Cammarata che terminò con Giovanni Luigi Moncada Principe di Paternò.
A seguito della soppressione degli ordini, il monastero venne sgomberato a forza e divenne proprietà del demanio.
Il quadro dell'Annunziata viene sostituito sull'altare maggiore del Crocifisso, che si trovava prima nell'altare a destra, e poi fu spostato sull'altare principale al posto del quadro dell'Annunziata
Viene innalzato un nuovo campanile a torre, che sostituisce il precedente campanile a vela.
Il Turibolo divide i due Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini ed passava accanto al giardino dell'Annunziata. Questa ed altre foto storiche di Cammarata furono scattate da Salvatore Trajna (1891-1980).
Questo prezioso libro venne scritto da Padre Domenico De Gregorio (1923-2006) ed è ancora oggi il maggiore riferimento per tutti gli studiosi della storia di Cammarata.
Restauri di consolidamento e di rifacimento delle coperture lignee della chiesa dell'Annunziata.
Il nostro Istituto ottiene il giardino dall'ASP 1 di Agrigento in comodato d'uso gratuito per fini didattici e culturali
Il nostro Dirigente Dott. Salvatore Lo Presti all'ingresso del Giardino dell'Annunziata per il primo sopraluogo.
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