Teoria filosofica dell'atomismo, secondo cui tutte le cose sono formate da parti indivisibili e piccolissime denominate atomi.
Formulazione della legge di Coulomb grazie alla quale è possibile ricavare la forza delle cariche elettriche
Prima teoria atomica in cui l'atomo è immaginato come una microscopica sfera completamente piena e indivisibile
Scoperta e studio del fenomeno della radioattività spontanea
Scoperta dell'elettrone grazie all'utilizzo di un tubo a raggi catodici in un esperimento e formulazione del modello atomico di Thomson secondo cui l'atomo è costituito da una distribuzione di carica positiva diffusa all'interno della quale sono inserite le cariche negative (modello a panettone).
Plank afferma e prova che gli atomi assorbono ed emettono radiazioni in modo discontinuo, per quanti di energia, cioè quantità di energia finite e discrete.
Einstein dimostra la validità della teoria dei quanti di Planck nell'ambito della spiegazione dell'effetto fotoelettrico dei metalli confermando così che la luce è composta sia da onde che da particelle.
Scoperta del nucleo e in particolare dei protoni grazie all'esperimento con tubo a raggi anodici e formulazione di una nuova teoria atomica, quella planetaria, in cui l'atomo è composto da elettroni che girano intorno ad un nucleo di carica positiva.
Niels Bohr, con uno studio riguardante gli spettri di emissione e gli spettri di assorbimento dell'idrogeno, ipotizza una nuova teoria atomica secondo la quale l'elettrone può percorrere attorno al nucleo alcune orbite circolari senza perdere energia e che l'energia assorbita da un elettrone ne consente la transizione dall'orbita in cui si trova normalmente (stato fondamentale), a una delle orbite di energia quantizzata superiore (stato eccitato). Questa teoria si scoprì valido però solo per l'idrogeno.
De Broglie nella sua tesi di laurea ipotizza che ''come esiste un comportamento corpuscolare delle onde, così deve esserci un comportamento ondulatorio delle particelle''
Afferma ,con il suo principio di indeterminazione, che non si può conoscere alla stesso tempo posizione e energia di un elettrone.
Formulazione del principio di esclusione di Pauli, questo principio afferma che due elettroni identici non possono occupare simultaneamente lo stesso stato quantico e per questo devono avere spin (verso) opposto.
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