IL TEMPO DELLA PESTE

È il tempo del'immobilismo delle istituzioni, mentre la violenza del morbo dilaga,è anche il tempo della "trufferia di parole" di chi attribuisce agli untori la causa del diffondersi della peste.

Una linea del tempo per visualizzare la rapidità con la quale il morbo si diffonde, l'incapacità degli uomini che avrebbero dovuto agire e la generosità di chi si è speso senza nulla avere in cambio.

1629-10-20 00:00:00

L. SETTALA SEGNALA UN CASO DI PESTE

Durante la II guerra per la successione al ducato di Mantova, 1628-1631 l'esercito francese sconfitto quello sabaudo e convinto il governatore spagnolo a togliere l'assedio a Casale, fa ritorno in Francia. L'esercito imperiale invade a sua volta il territorio di Milano per raggiungere il ducato di Mantova. Ludovico Settala segnala a Chiuso i primi casi di peste e lo riferisce al Tribunale della Sanità che non prende nessuna decisione.

1629-10-22 13:37:30

IL PRIMO MALATO ENTRA A MILANO

Un soldato italiano malato di peste entra a Milano e prende alloggio presso alcuni parenti a Porta orientale. Ricoverato in ospedale muore.

1629-10-23 00:00:00

NON SI CREDE AL CONTAGIO

Il Tribunale manda prima un commissario e un medico, i quali si lasciano convincere da un barbiere di Bellano che quella non era peste e successivamente due delegati: il Tadino e un uditore del Tribunale.

1629-10-30 00:00:00

LA NOTIZIA DEL CONTAGIO ARRIVA AL TRIBUNALE DELLA SANITA'

Il Tribunale, ascoltati i delegati che aveva mandato a ispezionare il territorio di Lecco e del milanese, capisce la situazione e decide di prescrivere le bullette,un certificato che attesti l'assenza di contagio, ma lo farà realmente solo 29 giorni dopo!

1629-11-10 00:00:00

FEDERIGO BORROMEO

Il Cardina Federigo si conferma uomo previdente e intuisce i giusti provvedimenti in un momento in cui le autorità deliberatamente prendono tardivi provvedimenti. Quando il male è conclamato insieme ai sacerdoti e ai cappuccini è il solo che riesce a far fronte alla situazione.

1629-11-11 00:37:30

LA POPOLAZIONE

La popolazione non crede al contagio e giustifica le morti con la carestia, la violenza dei soldati. Popolo e Istituzioni condividono la stessa "miscredenza"

1629-11-15 00:00:00

"I PENSIERI DELLA GUERRA..."

Il Tribunale della sanità viene informato ufficialmente per iscritto attraverso il Ragguaglio di Tadino,questi viene mandato dal governatore Ambrogio Spinola, che si dice dispiaciuto,ma i "pensieri della guerra esser più pressanti"

1629-11-23 00:00:00

STESURA E PUBBLICAZIONE BULLETTA

Il Tribunale dopo aver ricevuto le notizie da Tadino e dall'auditore decidono di pubblicare la "bulletta", un certificato che funzionasse da lasciapassare, ma occorrono ben quattro giorni per pubblicare la bulletta e dalle prime notizie sono trascorsi già quaranta giorni!

1629-11-23 02:11:15

LA PESTE DILAGA

Ogni giorno per l'inefficienza dello Stato,nuovi appestati entravano in Milano dal contado, diffondendo la malattia.

1629-11-30 06:50:38

NON PESTE. FEBBRI PESTILENZIALI

I medici assecondano le voci popolari che non credono alla peste, deridono le previsioni funeste e chiamano con altri nomi la malattia che son chiamati a curare. Quando la malattia non può più essere negata si rifiutano di definirla peste ed usano eufemismi quali"febbri maligne,..febbri pestilenti"

1630-03-19 06:50:38

GRIDA CONTRO GLI UNTORI

Le istituzioni avallano l'idea delle unzioni.

1630-03-30 06:50:38

SI CHIEDE AIUTO AI CAPPUCCINI

Il Tribunale della sanità e i decurioni affidano ai cappuccini la gestione del lazzaretto

1630-05-04 00:00:00

SI CHIEDE AIUTO AL GOVERNATORE

Il consiglio dei Decurioni chiede aiuto al Governatore, manda due membri al campo dove era attendato l'esercito per spiegare le necessità della città, chiedono la sospensione delle tasse, degli acquartieramenti, un po' di denaro e la assicurazione che il re sarà avvertito.Il governatore A.Spinola risponde che è dispiaciuto e che provvederà come e quando potrà.

1630-05-15 06:50:38

PROCESSIONE DI CADAVERI

Il Tribunale ordina di esporre un carro di morti,"parlare agli occhi"dice Manzoni, per convincere la popolazione che la peste esiste.

1630-05-17 06:50:38

SI CREDE AGLI UNTORI

Si diffonde l'idea che a portare la malattia siano gli untori e qualcuno il 17 maggio 1630 crede di aver visto un uomo ungere gli assi in Duomo, la mattina seguente sulle porte si vede una sostanza giallastra e il Tribunale non fa nulla per eradicare l'idea delle unzioni, anzi fa lavare le panche. Questo basta per dar inizio al "celebre delirio"

1630-05-31 11:00:55

LA PROCESSIONE

Fallita la richiesta d'aiuto al governatore il Consiglio dei Decurioni chiedono al Cardinal Borromeo di organizzare una processione. Il Cardinale è incerto sulla utilità e inizialmente rifiuta per poi cedere e fa sfilare la salma di San Carlo.

1630-06-12 11:00:55

LE CONSEGUENZE DELLA PROCESSIONE

A causa della processione la mortalità aumenta arrivando a 16.000 morti nella sola Milano.

1630-07-12 11:00:55

IL BUON SENSO...SE NE STAVA NASCOSTO

La processione è uno spartiacque,l'irrazionalità non trova più oppositori e il" buon senso" soccombe di fronte al "senso comune" Il popolo si crede al sicuro dal morbo: "regnava quella presontuosa fiducia, anzi...una fanatica sicurezza"

IL TEMPO DELLA PESTE

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