Ma Salerno è ancora il comune virtuoso che era in passato? Cosa è cambiato, ad oggi, nell'organizzazione del progetto? La campagna di comunicazione è sempre il punto forte sul quale si basano le fondamenta del “modello Salerno” tanto acclamato in passato? Ricostruiamo la storia del progetto fino al 2013/14 attraverso i documenti ricercati nei siti istituzionali. E vediamo soprattutto se le pubbliche amministrazioni rispettano gli obblighi di trasparenza e pubblicazione delle informazioni secondo il d.lgs n.33/2013.
I rifiuti per definizione sono qualcosa di cui ci si disfa perché non più utili o utilizzabili. Ma non è sempre così, anzi. Molte volte i rifiuti vivono una nuova vita dopo essere usciti dalle nostre case e soprattutto acquistano un valore che credevamo esaurito. I progetti di raccolta differenziata servono proprio a questo. I Comuni come Salerno questo lo sanno bene. E per questo differenziano.
La comunicazione prima di tutto. Il Comune di Salerno sensibilizza la popolazione circa la raccolta differenziata prima di far partire il servizio effettivo. Di seguito la delibera di approvazione del progetto "Laboratori di servizio civile" effettuato dall'Associazione Amesci. Costo del piano di comunicazione: 238.200€.
La macchina comunale è messa in moto, di seguito la delibera di approvazione della fornitura del materiale e delle attrezzature per dare avvio alla prima fase della raccolta differenziata che ha interessato i quartieri della zona orientale della città di Salerno.
Viene adottato, per far fronte all'emergenza rifiuti, dall'amministrazione comunale il modello “porta a porta” redatto dal CONAI, che prevede una nuova tipologia di raccolta domiciliare dei vari materiali in cui si suddividono i RU. Questo modello consente di differenziare i rifiuti alla base, cioè già nelle case (e nei negozi) dei cittadini che diventano parte integrante di questo processo.
Viene approvata dalla Giunta Comunale la spesa per l'acquisto delle attrezzature e per l'attuazione del piano di start-up.
Viene approvata la fornitura di attrezzature e materiali per la Raccolta Differenziata.
Approvazione del piano di utilizzo del finanziamento di € 3.809.896,11 necessari per l'acquisto di automezzi e attrezzature per dare l'avvio al nuovo modello di raccolta "porta a porta" e per l'acquisto di attrezzature e automezzi funzionali alle isole ecologiche "Arechi" e "Fratte" (in corso di realizzazione)
Grazie al finanziamento di quasi quattro milioni di euro si è dato l'avvio all'acquisto dei materiali per la raccolta differenziata e alla costruzione di una seconda isola ecologica sul territorio salernitano. Spesa prevista: € 3.620.981,05 più € 724.196,2
Nomina dell'architetto Vincenzo Maiorino quale Responsabile unico del progetto di raccolta differenziata del Comune di Salerno.
L'ordinanza comunale del 18 giugno 2008 ha visto dare l'avvio, nella zona orientale della città, ai primi passi di questo nuovo modello di raccolta "porta a porta", sistema che ha immediatamente dato i suoi frutti, anche grazie all'importante campagna di comunicazione avviata dal Comune precedentemente.
Dopo i fasti del passato bisogna però, fare un salto temporale e tornare al presente, al 2014. Ma Salerno è ancora il comune virtuoso che era in passato? Cosa è cambiato, ad oggi, nell'organizzazione del progetto? La campagna di comunicazione è sempre il punto forte sul quale si basano le fondamenta del “modello Salerno” tanto acclamato in passato? Ma procediamo per gradi. Come visto sui siti istituzionali OpenCoesione e FESR Campania il progetto di raccolta differenziata non è finanziato da fondi strutturali, quindi il Comune di Salerno utilizza fondi propri e questi fondi provengono dalle tasse dei cittadini. La famigerata Tari. Ma cosa sarà mai questa Tari? Continuate per scoprirlo.
Grazie al Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è stato possibile quantificare i risultati del progetto di raccolta. Il MUD2013 chiarisce i dubbi su tantissimi quesiti: costi del servizio di raccolta dei rifiuti urbani; tonnellate di materiale destinate al riciclo; tonnellate di materiale destinate allo smaltimento; imprese e aziende che si occupano del recupero o dello smaltimento dei materiali; ricavi che il Comune ottiene dalla vendita dei materiali raccolti.
Di seguito un aiutino per leggere il "MUD"
Anche se la raccolta differenziata non è più pubblicizzata e comunicata come una volta Salerno continua a "differenziarsi" ricevendo premi e certificazioni.
Anche se la raccolta differenziata non è più pubblicizzata e comunicata come una volta Salerno continua a "differenziarsi" ricevendo premi e certificazioni.
Anche se la raccolta differenziata non è più pubblicizzata e comunicata come una volta Salerno continua a "differenziarsi" ricevendo premi e certificazioni.
La Tari, istituita dal 01/01/2014 come componente dell'imposta unica comunale, è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell'utilizzatore. Ma come si calcola la Tari? Chi deve pagarla? La Tari calcola il coefficiente di produzione dei rifiuti in base alla metratura dell’immobile di residenza a pagarla sono, quindi, i proprietari e gli inquilini di residenze private, così come i titolari di imprese commerciali o industriali.
Le tariffe determinate dal Piano Finanziario 2014 garantiscono la totale copertura del ciclo di gestione dei rifiuti. Esse si dividono in "domestiche" e "non domestiche". Nell'anno 2013 non sono stati effettuati investimenti nell'ambito del servizio di raccolta.
Soffermiamoci adesso sulla bolletta. Ma è sempre chiara e comprensibile? Per avere questa risposta è stato sufficiente analizzare una bolletta della spazzatura ed è stato un lavoro abbastanza facile. Quando vuole, il Comune di Salerno sa farsi capire benissimo.
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