LA STORIA DELL'ATOMO

L'atomo è una struttura nella quale è normalmente organizzata la materia nel mondo fisico o in natura. Più atomi formano le molecole, mentre gli atomi sono a loro volta formati da costituenti subatomici quali protoni, neutroni ed elettroni. Era così chiamato perché inizialmente considerato l'unità più piccola ed indivisibile della materia (in accordo con la dottrina filosofica dei filosofi greci Leucippo, Democrito ed Epicuro nota come teoria dell'"atomismo"). Verso la fine dell'Ottocento (con la scoperta dell'elettrone) fu dimostrato che l'atomo era in realtà divisibile, essendo a sua volta composto da particelle più piccole, alle quali ci si riferisce con il termine di "particelle subatomiche". La teoria atomica è dunque la teoria fisica secondo la quale tutta la materia è costituita da unità elementari chiamati atomi. La teoria atomica si applica agli stati della materia solido, liquido e gassoso, mentre è difficilmente collegabile allo stato plasmico, in cui elevati valori di pressione e temperatura impediscono la formazione di atomi.

0300 BC-08-15 00:00:00

EPICURO

Le idee di Democrito vennero riprese nel 300 a.C. da Epicuro che attribuì ai moti casuali degli atomi il formarsi delle differenti realtà che l'uomo è in grado di percepire. Il Medioevo osteggiò fortemente la concezione materialista della realtà e l’atomismo, la cui vera ripresa avvenne nel XVII secolo, rimase una dottrina filosofica fino all’inizio del XIX secolo, quando negli studiosi si consolidò l’idea di una natura discontinua, formata da atomi e molecole. Epicuro é stato un filosofo greco antico e colui che riprende nella fisica la teoria atomistica di Democrito e Leucippo. Quest'ultimo, secondo le affermazioni di Epicuro riportate da Diogene Laerzio, non sarebbe mai esistito ma viene clamorosamente smentito dai suoi stessi allievi in ambito campano. Nei papiri Ercolanensi infatti, si parla di Leucippo e gli si attribuisce la grande cosmologia negandola a Democrito, che se ne sarebbe presa arbitrariamentre la paternità. La novità introdotta da Epicuro rispetto a Leucippo però sta nel fatto che egli non considerare più la forma degli atomi ma il loro peso. Mentre per Leucippo il modo vorticoso degli atomi permetteva lo scontro è la formazione dei corpi, per Epicuro gli atomi, infiniti di numero, eternamente si muovono per il loro stesso senso seguendo un percorso rettilineo e linee parallele in un vuoto a sua volta infinito. Questa concezione del moto degli atomi avrebbe comportato l'impossibilità dell'incontro degli atomi e la loro aggregazione nei corpi. Epicuro allora introduce nella sua teoria il fenomeno della deviazione casuale che interviene nella caduta in verticale degli atomi facendoli deviare dal loro percorso verticale determinandone così collisioni in base alle quali questi possono aggregarsi originando i corpi stessi. Su questa sorta di pioggia degli atomi l'intervento della deviazione può interrompere il fenomeno naturale che si stava formando dando luogo ad un altro diverso effetto. Nella casualità meccanica e deterministica della natura, Epicuro salva così l'elemento della casualità nella formazione degli eventi naturali.

0400 BC-08-15 00:00:00

ARISTOTELE

In contrasto con questa teoria, Aristotele (IV secolo a.C.), nella teoria della continuità della materia, sostenne che una sostanza può essere suddivisa all'infinito in particelle sempre più piccole e uguali tra loro. Queste ipotesi rimasero tali in quanto non suffragate da un approccio scientifico e non verificate con metodologie basate sull'osservazione e sull'esperimento.

0420 BC-09-15 00:00:00

DEMOCRITO

Democrito é stato un filosofo greco antico. Allievo di Leucippo, fu cofondatore dell'atomismo. È praticamente impossibile distinguere le idee attribuibili di Democrito da quelle del suo maestro. Nel V e IV secolo a.C Democrito fece una prima descrizione dell'atomo. Secondo il filosofo l'atomo (l'essere) è indivisibile ed è immerso nel vuoto (il non essere), ed é grazie al movimento di questi che tutto è ed esiste. Per Democrito gli atomi sono il principio primo di ogni realtà e sono eterni ed immutabili: non possono essere distrutti ed esistono da sempre e sempre esisteranno.

0450 BC-08-15 00:00:00

IL CONCETTO DI ATOMO

Il concetto di atomo (dal greco "atomòs", "indivisibile") quale costituente della materia trae origine dall’antica filosofia greca: la sua esistenza venne ipotizzata nel 450 a.C. da Leucippo, fondatore della teoria "atomistica" e ribadita nel 420 a.C. dal suo allievo Democrito che giunse ad affermare: ”In verità esistono solo atomi e il vuoto".

0450 BC-08-19 07:46:59

LEUCIPPO

Leucippo (Mileto, inizio prima metà del VI secolo a.C , terzo quarto del V secolo a.C) è stato un filosofo greco antico. Qualcuno ha persino messo incautamente in dubbio l'esistenza del padre dell'atomismo sulla base di testimonianze storiche false interessate. Leucippo di Milito è invece un personaggio assolutamente reale e probabilmente uno dei principali filosofi del mondo antico e certamente il più rivoluzionario. Ci sono a provarlo anche autorevoli testimonianze di Aristotele e Teofrasto, i più vicini a lui in quel tempo, sia sulla sua esistenza sia sulle sue teorie. Nell'atomismo di Leucippo (che deve venire distinto assolutamente da quello di Democrito) la materia è costituita da elementi microscopici indivisibili impercettibili, qualificati da forma, posizione, contenuti nello spazio infinito considerato vuoto. Nel vuoto essi si muovono casualmente è rapidamente, e il loro movimento determina le loro combinazioni e la formazione dei corpi materiali. << Il mondo pertanto si costituì assumendo una figura ricurva; e la sua formazione seguì questo processo: poiché gli atomi sono soggetti a un movimento casuale e non preordinato e si muovono incessantemente con velocità grandissima...>> Gli atomi sono sostanze elementari invisibili e indivisibili e compongono la materia percettibile e ne sono l'invisibile sostanza o la essenza..

1627-10-15 00:00:00

ROBERT BOYLE

È stato un chimico, fisico, inventore e filosofo naturalista irlandese. Nel 1661 Robert Boyle pubblicò il suo famoso libro The sceptical chymist (Il chimico scettico) che è stato, forse, il primo libro di chimica. Boyle dimostrò che non c'erano prove sperimentali a sostegno delle idee di Aristotele, che considerava ogni materia formata da terra, aria fuoco e acqua (le quattro sostanze allora ed elementari). Per Boyle la materia era invece formata da particelle, e tutte le sostanze erano costituite da atomi diversi, modello della materia sorprendentemente simile a quello oggi accennato dalla comunità scientifica. Bisognó però attendere quasi cinquant'anni perché quelle idee rivoluzionarie potessero avere diritto di cittadinanza. Boyle contribuì in maniera decisiva allo sviluppo della scienza.

1856-09-15 00:00:00

J.J. THOMSON

È noto per aver scoperto la particella di carica negativa: l'elettrone. Influenzato dagli studi di Maxwell e dalla scoperta dei raggi X, egli dedusse che i raggi catodici erano composti da particelle di carica negativa, che chiamò corpuscoli, e che sono oggi noti come elettroni. In precedenza George Johnstone Stoney aveva presupposto l'elettrone come l'unità di carica in elettrochimica, ma Thomson comprese subito che in realtà esso era una particella subatomica, la prima ad essere scoperta. La sua scoperta gli portò una certa notorietà (1897) e gli consentì di vincere il Nobel in fisica nel 1906: per ironia della sorte il figlio George Paget Thomson ricevette alcuni anni più tardi (1937) lo stesso premio ma per aver dimostrato che l'elettrone è, di fatto, un'onda.

1868-09-15 00:00:00

ROBERT ANDREWS MILLIKAN

Vinse il premio Nobel per la fisica nel 1923 per i suoi lavori sulla determinazione della carica elettrica dell'elettrone e sull'effetto fotoelettrico. Successivamente Felix Ehrenhaft dichiarò di aver compiuto esperimenti simili ma di aver trovato evidenze sperimentali dell'esistenza di cariche elettriche inferiori a quelle dell'elettrone. Questo condusse Millikan a realizzare una nuova serie di esperimenti (i cui risultati vennero pubblicati nel 1913) che confermarono l'assenza di tali cariche frazionarie.

1871-10-15 00:00:00

RUTHERFORD

Nato in Nuova Zelanda gli viene attribuita storicamente la scoperta del protone anche se esperimenti dei fisici Goldstein e Wien awesero messo alla luce l' esistenza di una particella positiva. Conio i termini di raggi alpha e beta. Utilizzo i primi per effetuare un esperimento cruciale: bombardo una sottile lamina d'oro, anche se impossibilitati di farla mono atomica. vedettero le scintille del solfuro di zinco che emette quando colpito da raggi alpa. Rimase stupito che l 1% del raggio veniva riflesso Era quasi incredibile quanto lo sarebbe stato sparare un proiettile da 15 pollici a un foglio di carta velina e vederlo tornare indietro e colpirt Ipotizzo lidea di un atomo con un centro piccolissimo, mascio e carico.

1885-10-15 00:00:00

NIELS BOHR

Nel 1912 Niels Bohr risolse il problema, dichiarando che non c'è emissione di energia quando un elettrone orbita intorno a un orbita stazionaria.E che quindi gli elettroni occupano solo posizioni stabili,e per questo non collassano nel nucleo.Tutto ciò però doveva rispettare la relazione mvr=(nh)/2π Dove mvr è il momento angolare di una particella,m è la massa di una particella,v la frequenza della radiazione emessa,n un numero naturale,e h è la costante di Plank pari a 6.63 x 10-34 joule/s. Da questo se ne deduce che l'energia di un atomo è ben determinata.Se si facesse una spettrografia dell'idrogeno(a bassa pressione)in un tubo di vetro con due elettrodi ai capi si scoprirebbe che questo non emette una gamma continua di frequenze ma limitata e determinata.Ma ancora una volta questo modello non è valido perchè va contro il principio di indeterminazione ovvero quello di Heisenberg.

1887-10-15 00:00:00

ERWIN SCHRÖDINGER

Formulò un'equazione matematica, detta funzione d'onda, che descrive il comportamento ondulatorio dell'elettrone. Nel 1926 riunì in una sola equazione l’intuizione di De Broglie del dualismo onda-corpuscolo e il principio di indeterminazione di Heisenberg. Ogni elettrone è quindi descritto da un’onda, la cui ampiezza dà la probabilità di trovare l’elettrone in una data posizione intorno al nucleo. Nacquero così gli orbitali, cioè le regioni di spazio nelle quali è più elevata la probabilità di trovare l’elettrone Formulò anchè un paradosso chiamato "Gatto di Schrödinger" , dove si dice: « Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l'evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono stati puri, ma miscelati con uguale peso.» Dopo un certo periodo di tempo il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l'atomo di essere decaduto. Visto che fino al momento dell'osservazione l'atomo esiste nei due stati sovrapposti, anche il gatto resta sia vivo sia morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un'osservazione.

1891-10-15 00:00:00

JAMES CHANDWICK

Per quanto riguarda il nucleo Chadwick mostrò che questi era composto non solo da cariche positive (protoni) ma anche da particelle elettricamente neutre (neutroni), cioè prive di carica elettrica. Le teorie attualmente in vigore, suppongono che sia il neutrone che il protone siano costituite da quark, particelle elettricamente cariche con carica pari ad un terzo di quella dell’elettrone, mentre l’elettrone sia indivisibile. Esistono due tipi di quark,quark up (quark-u) e quark down (quark-d).

1900-10-15 00:00:00

WOLFGANG PAULI

Fu fra i padri fondatori della meccanica quantistica. Suo è il principio di esclusione, per il quale vinse il Premio Nobel, secondo il quale due elettroni in un atomo non possono avere tutti i numeri quantici uguali. Pauli afferma che: in un dato atomo non possono coesistere due elettroni con i quattro numeri quantici uguali. Ciò significa che un determinato orbitale può venire descritto solo da 2 elettroni i quali, a parità di n,l,m, abbiano spin antiparallelo.

1901-10-15 00:00:00

WERNER KARL HEISENBERG

Quando era studente, incontrò Niels Bohr a Gottinga nel 1922. Ciò permise lo sviluppo di una fruttuosa collaborazione tra i due. Heisenberg ebbe l'idea della meccanica matriciale, la prima formalizzazione della meccanica quantistica, nel 1925. Il suo principio di indeterminazione, introdotto nel 1927, afferma che la misura simultanea di due variabili coniugate, come posizione e quantità di moto oppure energia e tempo, non può essere compiuta senza un'incertezza ineliminabile. Assieme a Bohr, formulò l'interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica. Ricevette il Premio Nobel per la fisica nel 1932 "per la creazione della meccanica quantistica, la cui applicazione, tra le altre cose, ha portato alla scoperta delle forme allotrope dell'idrogeno".

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