Miliardi di anni sono una dimensione difficile da valutare e da comprendere appieno. Mi è così venuto in mente di condensare l'intera storia dell'Universo in un unità di tempo più "umana": l'anno solare.;xNLx;Partendo con il Big Bang, il 1 Gennaio di un ipotetico anno per arrivare fino a d oggi, le 23:59:59" 99 si può così scoprire che le prime forme di vita sono comparse solo qualche giorno dopo l'equinozio di primavera e che il sistema di calcolo occidentale che si basa su ciò che avvenne prima e dopo la presunta (ed errata) nascita di Cristo prevede come anno 1 qualcosa che è accaduto un paio di minuti prima del nuovo anno...
Circa 13, 7 miliardi di anni fa con un enorme esplosione ha origine l'Universo in cui viviamo. Nascono Tempo, Spazio e Materia.
Nuvole di idrogeno sparsi nello spazio si ammassano attirati dalla forza di gravità formando, a distanza di oltre 0,3 miliardi di anni, la prima stella.
8.7 miliardi di anni fa aveva origine la Via Lattea, la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare.
Compare in uno dei bracci della Via Lattea, il Braccio di Orione, il Sistema Solare.
La Terra e gli altri pianeti del sistema solare si formarono 4,64 miliardi di anni fa. Inizialmente liquefatto il pianeta andò a raffreddarsi, formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico, simile all'odierna.
Le origini della Luna sono al centro di un dibattito scientifico molto acceso. La teoria più accreditata è quella secondo cui essa si sia formata 4,33 miliardi di anni fa
Circa 3,94 miliardi di anni fa la Terra si raffredda al punto che sulla sua superficie si forma una crosta. Sulla stessa poi si formeranno gli oceani.
L'origine della vita sulla Terra è databile entro un periodo compreso tra i 4,4 miliardi di anni fa, quando l'acqua allo stato liquido comparve sulla superficie terrestre, e i 2,7 miliardi di anni fa quando la prima incontrovertibile evidenza della vita è verificata da isotopi stabili e biomarcatori molecolari che mostrano l'attività di fotosintesi.
Alcune cellule procariote, ovvero sprovviste di nucleo, chiamate Cyanobatteri iniziano a produrre ossigeno grazie al processo di fotosintesi.
Circa 2,4 miliardi di anni fa a seguito dell'azione dell'ossigenazione dell'atmosfera si verifica la prima grande estinzione di massa sella vita sulla terra: a farne le spese sono moltissime forme di vita primitive che vivevano in ambiente anaerobico.
Compaiono le prime cellule eucariote, ovvero dotate di nucleo
Le cellule continuano il loro processo evolutivo dando vita ad organismi sempre più complessi. Compaiono protozoi, batteri e primi organismi pluricellulari
Dopo quasi due miliardi di anni i processi fotosintetici approdano anche su organismi che vivono sulla terra ferma. Nell'arco di un milione di anni si sviluppano forme sempre più evolute, spugne, coralli, meduse e funghi.
La glaciazione meglio documentata, è forse la più severa dell’ultimo miliardo di anni è quella che si è verificata tra 800 e 600 milioni di anni fa (Cryogenian Period) e ha prodotto la cosiddetta “snowball” (palla di neve): i ghiacciai si estendevano quasi fino all’equatore.
A partire da 580 milioni di anni fa la vita letteralmente esplode in molteplici varietà e si fa via via sempre più complessa. Di questo periodo si hanno molteplici ritrovamenti fossili di aracnidi, molluschi, artropodi, miriapodi etc.
In un periodo di tempo di pochi milioni di anni alla fine dell'Ordoviciano, probabilmente a causa di imponenti glaciazioni il livello marino si abbassò drasticamente causando l'estinzione di molte specie marine.
385 milioni di anni fa compare sulla terra il primo vegetale classificabile come albero. Trattasi del Wattieza, oggi completamente estinto. Si presentava come una gigantesca palma alta circa dieci metri, dalle fronde simili a quelle delle felci. Il tronco era slanciato e portava grandi rami in file longitudinali. I rami, probabilmente, erano separati dal tronco come moduli simili a fronde. La parte bassa del tronco mostra formazioni carboniose e un fondo piatto con molte radici per ancorarsi
Al passaggio Frasniano-Famenniano (Devoniano superiore) si verificò un'estinzione di massa che interessò una percentuale stimata in circa l'82% delle specie viventi. Anche se alcuni ricercatori suggeriscono come causa dell'estinzione alcuni impatti asteroidali, non dovrebbe essersi trattato di un evento improvviso in quanto le estinzioni si svilupparono durante un periodo di circa 3 milioni di anni. In Brasile sono stati trovati depositi glaciali relativi a questo periodo.
Al termine del Triassico, la temperatura salì di circa 5 gradi Celsius e si estinsero circa il 76% delle specie viventi, tra le quali molti terapsidi e molti anfibi primitivi, e l'84% dei bivalvi.
Si tratta sicuramente dell'estinzione di massa più catastrofica di tutti i tempi. Al limite Permiano-Triassico circa il 96% delle specie animali marine si estinse e complessivamente scomparve il 50% delle Famiglie animali esistenti.
Al limite Cretaceo-Terziario è stimata l'estinzione di circa il 76% di tutte le specie viventi, compresi i famosi dinosauri. Nel 1980, il premio Nobel per la chimica Luis Alvarez, suo figlio Walter e Frank Asaro misurarono in alcuni livelli geologici risalenti al limite K-T (abbreviazione per Cretaceo-Terziario), campionati vicino a Gubbio, la presenza di una concentrazione insolita di iridio, un elemento chimico piuttosto raro sulla Terra ma comune nelle meteoriti. Si avanzò pertanto l'ipotesi che l'estinzione di massa fosse stata provocata dall'urto con un meteorite.
Ore 21:11' 03" Il 12 luglio 2001 un team di scienziati dell'Università della California a Berkeley, dalle pagine della rivista Nature, annunciano di aver trovato dei reperti fossili di eccezionale antichità: ai resti viene dato il nome Ardipithecus ramidus kadabba. Il dottor Haile-Selassie descrive il kadabba come la probabile prima specie del ramo umano subito dopo la separazione evolutiva dalle linee che l'uomo ha in comune con scimpanzé e bonobo.
Ore 23:29' 24" L'archeologia indica che gli antenati dei moderni uomini come l'Homo erectus sembrerebbero avere imparato a controllare il fuoco circa 790.000 anni fa.
Ore 23:53' 05" l periodo che va dal paleolitico medio di circa 200 000 anni fa, all'epoca odierna, vede la comparsa e la diversificazione della specie Homo sapiens. La precisa datazione dei primi esemplari definibili sapiens, tradizionalmente posta a circa 130 000 anni fa, è stata spostata dalle scienze paleontologiche indietro nel tempo, a circa 195 000 anni, da ritrovamenti etiopici nei tufi vulcanici della valle del fiume Omo. I più antichi resti anatomicamente simili all'uomo moderno, si possono datare con tecniche basate sui rapporto isotopici dell'Argon, a 195 000 anni con una incertezza di ± 5 000 anni.
Ore 23:59' 54" A partire da 580 milioni di anni fa la vita letteralmente esplode in molteplici varietà e si fa via via sempre più complessa. Di questo periodo si hanno molteplici ritrovamenti fossili di aracnidi, molluschi, artropodi, miriapodi etc.
Ore 23:59' 59" Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, padre della scienza moderna. Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia - fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche - e all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale).
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